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Numeri, trend e opportunità del trasporto aereo merci in Italia
Oggi è stato presentato il II Studio dell’Osservatorio Cargo Aereo di Anama (Associazione agenti aerei merci) e del Cluster Cargo Aereo, realizzato in collaborazione con TRT – Trasporti e Territorio con l’obiettivo di approfondire le dinamiche e i punti di forza che caratterizzano i principali aeroporti italiani (Milano Malpensa, Bergamo Orio al Serio, Roma Fiumicino, […]
Oggi è stato presentato il II Studio dell’Osservatorio Cargo Aereo di Anama (Associazione agenti aerei merci) e del Cluster Cargo Aereo, realizzato in collaborazione con TRT – Trasporti e Territorio con l’obiettivo di approfondire le dinamiche e i punti di forza che caratterizzano i principali aeroporti italiani (Milano Malpensa, Bergamo Orio al Serio, Roma Fiumicino, Venezia e Bologna) nel confronto con gli aeroporti europei di Francoforte, Monaco, Parigi-Charles De Gaulle, Amsterdam-Schiphol, Lussemburgo.
Queste alcune delle principali informazioni emerse. Il cargo aereo rappresenta il 2% del volume e il 25% del valore dell’export italiano extra-Ue, confermandosi un settore fondamentale per l’economia del Paese. L’Italia, infatti, è tra i primi dieci esportatori al mondo grazie alla vendita sui mercati internazionali di prodotti che si caratterizzano per la loro qualità e l’elevato valore aggiunto, come ad esempio quelli del settore della meccanica fine e il farmaceutico. Si evidenzia, inoltre, un potenziale ancora inespresso per l’agroalimentare, un comparto di punta dell’export italiano che sconta, però, difficoltà a viaggiare per via aerea.
Il sistema aeroportuale italiano movimenta, tuttavia, il 7% del cargo aereo europeo, contro ad esempio il 30% della Germania, seguita da Francia e Olanda. L’Italia negli ultimi anni ha comunque migliorato le proprie performance e nel 2019 ha superato il Belgio, raggiungendo il 5° posto a livello europeo.
Dall’analisi qualitativa mirata su imprese manifatturiere e di spedizioni si evidenziano, inoltre, i gap da colmare per potenziare le risorse del cargo aereo italiano in termini di affidabilità del servizio e transit time – fattori di scelta rilevanti per le merci ad alto valore aggiunto o con caratteristiche di deperibilità.
Fra i passi avanti ancora da compiere emerge in particolare il miglioramento dei collegamenti per capillarità e frequenza da/per gli hub aeroportuali. Da questo punto di vista, Malpensa, il principale aeroporto cargo italiano, sconta, però, l’assenza di una forte compagnia di bandiera di cui sia hub di riferimento. Ne consegue un livello inferiore di connettività dell’aeroporto. La numerosità delle destinazioni degli aeroporti di Parigi e Francoforte deriva proprio dal loro ruolo di hub internazionale per le rispettive compagnie di bandiera Air France e Lufthansa.
Necessario poi lo sviluppo di infrastrutture più adeguate alle esigenze delle aziende, quali poli logistici aeroportuali di consolidamento dei flussi e sviluppo di infrastrutture aeroportuali dedicate. Il gap infrastrutturale con i principali aeroporti europei si è però nel tempo ridotto, grazie agli ingenti investimenti per lo sviluppo di cargo city.
Confermato il fatto che gli spedizionieri aerei, in collaborazione con gli altri attori della filiera, rivestono un ruolo strategico nell’internazionalizzazione della supply chain dei prodotti italiani, rispondendo in modo adeguato ai cambiamenti in atto nelle reti di distribuzione derivanti dall’innovazione tecnologica e dallo sviluppo dell’e-commerce.
Le tre sfide da affrontare per il cargo aereo in Italia
Esiste un’importante fetta di mercato che ‘decolla’ dall’Italia attraverso servizi di trasporto aviocamionato da poter recuperare, così come l’ecommerce contribuirà a rendere maggiormente utilizzata la spedizione aerea mentre un settore merceologico da far salire a bordo degli aerei sarà l’agroalimentare.
Questi sono alcune delle risultanze più evidenti e interessanti riportate nelle conclusioni del Rapporto… PROSEGUI LA LETTURA SU AIR CARGO ITALY