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La nuova Alitalia avrà un occhio di riguardo per le spedizioni merci
La nuova Alitalia, che si chiamerà Italia Trasporto Aereo, punterà soprattutto sui collegamenti aerei di lungo raggio incrementando il numero di voli diretti intercontinentali favorendo “il mondo dell’imprenditoria, chi esporta e importa merci, nonché il mondo del turismo”. Lo ha detto il neo amministratore delegato Fabio Lazzerini intervenendo alla presentazione del secondo studio sul Cargo […]
La nuova Alitalia, che si chiamerà Italia Trasporto Aereo, punterà soprattutto sui collegamenti aerei di lungo raggio incrementando il numero di voli diretti intercontinentali favorendo “il mondo dell’imprenditoria, chi esporta e importa merci, nonché il mondo del turismo”. Lo ha detto il neo amministratore delegato Fabio Lazzerini intervenendo alla presentazione del secondo studio sul Cargo aereo in Italia realizzato su impulso del Cluster cargo aereo nazionale.
Entrando nello specifico della propria divisione dedicata alle spedizioni di merci Lazzerini ha ricordato che Alitalia Cargo, “con il team guidato da Antonio Temporini, ha lavorato quest’anno da febbraio ad aprile, e anche dopo, per essere l’asse portante di un Paese che era totalmente chiuso. Asse portante per l’emergenza medica, sanitaria, ma anche per l’esigenze di vita quotidiana delle famiglie che avevano necessità di ricevere prodotti di uso quotidiano nelle proprie case o nei supermercati. Per noi l’importanza del cargo è chiara già da un po’ di tempo. Io sono arrivato in Alitalia tre anni fa e con Temporini abbiamo di fatto fin da subito creato una startup per riportare il cargo interamente all’interno di un vettore che l’aveva lasciato andare”.
La consapevolezza sull’importanza del trasporto aereo merci in Italia trae origine da alcuni trend evidenti sul mercato: “Sappiamo l’importanza di questo settore in questa fase storica e diventa ancora maggiore se si pensa all’esplosione dell’ecommerce che ormai è diventata evidente anche in un comparto che aveva approcciato questo settore con un po’ di attenzione verso il mercato italiano. L’Italia ripartirà dai suoi asset principali che sono prodotti a valore aggiunto, prodotti che si sposano perfettamente con il comparto del cargo aereo”. Fra questi, come spiegato dallo studio citato, la meccanica, l’automotive, il pharma, il fashion e in futuro sempre di più anche l’alimentare.
Leggi l’intervento di integrale di Fabio Lazzerini pubblicato su AIR CARGO ITALY