Logistica Zalando a Verona: come Fiege ha stabilizzato tutti i lavoratori dell’hub distributivo
Stabilizzazione dei lavoratori attualmente precari, limitazione del periodo di prova, più pause durante l’orario di lavoro e maggiore flessibilità di impiego per adeguare la forza lavoro alle variazioni dell’attività da svolgere. Questi sono alcuni dei punti più importanti che compongono l’accordo aziendale sottoscritto da Fiege ecommerce logistics e Filt-Cgil e Nidl-Cgil di Verona, per l’hub […]
Stabilizzazione dei lavoratori attualmente precari, limitazione del periodo di prova, più pause durante l’orario di lavoro e maggiore flessibilità di impiego per adeguare la forza lavoro alle variazioni dell’attività da svolgere. Questi sono alcuni dei punti più importanti che compongono l’accordo aziendale sottoscritto da Fiege ecommerce logistics e Filt-Cgil e Nidl-Cgil di Verona, per l’hub logistico di Nogarole Rocca che lavora al servizio del big dell’ecommerce Zalando.
Il sito è stato avviato l’anno scorso e ora, a fronte delle ulteriori prospettive di crescita, Fiege e i sindacati hanno raggiunto un’intesa che prevede la stabilizzazione dei rapporti di lavoro, percorsi per l’inserimento dei nuovi assunti e strumenti di flessibilità.
L’operatore logistico si impegna ad avere entro la fine dell’anno un organico composto da 1.000 lavoratori full time equivalenti assunti a tempo indeterminato, e a raggiungere almeno il 60% di questo obiettivo stabilizzando i dipendenti con contratto flessibile già in forza e con almeno sei mesi di anzianità, anche in somministrazione.
Per garantire la flessibilità di impiego dei già dipendenti e il potenziamento della forza lavoro, si può contare su alcuni strumenti. I periodi di saldi invernali, di quelli estivi, e 60 giorni che includono il black friday e il Natale sono riconosciuti come stagionali e comportano una maggiore disponibilità da parte dei lavoratori a svolgere lavoro supplementare e straordinario, comunque nei limiti di legge. Inoltre la stagionalità consente di sottoscrivere contratti a termine e di somministrazione senza causale.
Oltre a ciò, conclusa la fase di avvio della nuova attività (in cui ancora rientra il sito logistico), dal prossimo 1 marzo i dipendenti a tempo determinato, anche in somministrazione, potranno essere fino al 40% (al netto delle categorie “svantaggiate”) dei tempi indeterminati presenti in azienda. Per questi ultimi, viene attivata una banca delle ore, che consente agli operai di lavorare in eccesso rispetto all’orario settimanale normale durante le fasi di picco, accumulando fino a 160 ore annue da recuperare poi nei periodi più tranquilli o eccezionalmente monetizzate.
I dipendenti che lavorano almeno sei ore al giorno possono contare su una pausa giornaliera aggiuntiva, rispetto al contratto collettivo nazionale, di 10 minuti, mentre la pausa pranzo/cena viene allungata da 30 a 42 minuti (ma l’estensione non è retribuita).
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY