Pfizer ha svelato la sua supply chain per il vaccino anti-Covid19
Pfizer, che sta lavorando con BioNTech Se allo sviluppo di un vaccino anti-Covid19, ha descritto dettagliatamente al Wall Street Journal quella che sarà la sua supply chain per la distribuzione mondiale del preparato. In particolare la casa farmaceutica sta approntando un vaccino basato sull’mRna, un genere di prodotto che stando a quanto noto finora richiederà […]
Pfizer, che sta lavorando con BioNTech Se allo sviluppo di un vaccino anti-Covid19, ha descritto dettagliatamente al Wall Street Journal quella che sarà la sua supply chain per la distribuzione mondiale del preparato.
In particolare la casa farmaceutica sta approntando un vaccino basato sull’mRna, un genere di prodotto che stando a quanto noto finora richiederà una catena logistica a temperature particolarmente basse, fino a -70°. Pfizer conta di poter ottenere un’autorizzazione all’uso per emergenze del prodotto entro la fine di novembre, sempre che entro la fine di ottobre questo avrà dimostrato la sua efficacia. Le spedizioni, nel caso, potrebbero iniziare “subito dopo”.
La società – che ha detto di avere iniziato ad affrontare i problemi connessi alla distribuzione già a partire dallo scorso marzo – prevede di consegnare le prime 100 milioni di dosi entro la fine dell’anno e un altro insieme di un miliardo e trecento milioni entro la fine del 2021.
Ad oggi l’Unione Europea risulta averne ordinate 200 milioni, con un’opzione per ulteriori 100 (gli Usa, per fare un confronto, ne riceveranno 100 più ulteriori 500 milioni). In particolare, la produzione destinata al Vecchio Continente verrebbe condotta nello stabilimento di BioNTech in Germania e in quello di Pfizer in Belgio e le prime consegne dovrebbero partire entro la fine del 2020.
Per la sua catena logistica globale, Pfizer dispone ad oggi di due hub di stoccaggio nei due centri di produzione di Kalamazoo, in Michigan, e di Puurs, in Belgio, a cui si affiancheranno centri di magazzinaggio a Pleasant Prairie, in Wisconsin, e Karlsruhe, in Germania. La società ha detto di avere già ad oggi “centinaia di migliaia” di dosi stoccate nei suoi magazzini europei e statunitensi.
Relativamente al trasporto, Pfizer prevede di utilizzare una cool box sviluppata ad hoc, in grado di contenere tra le 1.000 e le 5.000 dosi conservandole per 10 giorni a -70°, e tracciabile grazie alla presenza di un Gps. Da Kalamazoo e Puurs partirebbero ogni giorno 24 camion, per circa 7,6 milioni di dosi spedite ogni giorno per via aerea. In particolare la società prevede di servirsi ogni giorno di una media di 20 voli operati da integratori come Dhl, Fedex e Ups. La stima della casa farmaceutica è di poter recapitare i preparati dal centro di distribuzione al punto di ‘consumo finale’ in un tempo medio di tre giorni.
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