ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY
A Novara, Bologna e Colleferro tre hub logistici ‘firmati’ Scannell Properties
Focus sulla direttrice della A1 (e in particolare sulle aree di Roma e Milano) per gli sviluppi speculativi, sguardo allargato anche ai mercati secondari per quelli built-to-suit (cioè realizzati su ordine dei futuri locatari). Fino a considerare anche la possibilità di insediarsi in zone di confine. È questo in sintesi l’attuale approccio al mercato italiano […]
Focus sulla direttrice della A1 (e in particolare sulle aree di Roma e Milano) per gli sviluppi speculativi, sguardo allargato anche ai mercati secondari per quelli built-to-suit (cioè realizzati su ordine dei futuri locatari). Fino a considerare anche la possibilità di insediarsi in zone di confine.
È questo in sintesi l’attuale approccio al mercato italiano di Scannell Properties, realtà dello sviluppo immobiliare al servizio della logistica nata nel 1990 negli Usa e approdata nella Penisola nel 2018. In questi due anni la società, che oggi ha un team composto da 6 professionisti, ha gettato le basi per i tre progetti che ha ora in pipeline e che inizieranno a vedere la luce il prossimo anno, come ha avuto modo di illustrare alla stampa Andrea Amoretti, Client Solutions Director per l’Europa e il Regno Unito di Scannell, affiancato nella presentazione da Francesco Nappo (Italy Expansion Director) e Ivan Poletti (Development Manager).
Oltre all’hub soprannominato LogisticAirPark che la società sta realizzando a Calderara di Reno, praticamente accanto all’aeroporto di Bologna (tre edifici da 22mila, 28mila e 21mila metri quadrati), il portfolio della società prevede infatti una realizzazione a sud di Roma, e precisamente a Colleferro, polo che si sta affermando come hub logistico per l’Italia centro-meridionale e in cui hanno già trovato casa sia Amazon che Leroy Merlin. Nel centro laziale Scannell realizzerà due immobili rispettivamente da circa 34 e 24mila metri quadrati.
Per entrambi le prime consegne sono previste nel terzo trimestre del 2021.
Terzo e più recente progetto in pista è poi quello, che sarà avviato nel gennaio 2021, a San Pietro Mosezzo, comune alle porte di Novara ma che ‘logisticamente’ viene considerato parte della cosiddetta Greater Milan Area.
Qui Scannell Properties avrà a disposizione una superficie di 570.000 metri quadrati: nella prima fase le attività si concentreranno su 130.000 metri quadrati su cui verranno costruiti due immobili logistici di classe A. Come per le strutture di Colleferro e Bologna, anche in questo caso gli edifici saranno realizzati prevedendo elevati flussi logistici e quindi un’alta densità di baie di carico, circa una ogni 850 metri quadrati. Il progetto novarese rappresenterà per certi versi il ‘fiore all’occhiello’ del terzetto dato che la società prevede di arrivare a dotarlo della certificazione Leed Gold (Bologna e Colleferro disporranno invece di quella Silver).
Al momento ancora bocche cucite, per evidenti motivi di riservatezza, rispetto invece a quelli che saranno gli inquilini degli immobili in tutte e tre le aree, anche se i vertici italiani della società riferiscono di contatti numerosi con una clientela variegata, composta cioè da 3PL, corrieri, società di e-commerce, così come da fornitori di componenti per il settore automotive come possibili utilizzatori finali.
Ad oggi questi tre progetti avviati on speculation, che insieme genereranno una superficie lorda affittabile (Gla) di oltre 180.000 metri quadrati, insieme a quelli built-to-suit (su cui Scannell pure preferisce non diffondere informazioni) valgono il 55% di tutti gli sviluppi immobiliari che la società ha all’attivo nell’intero mercato europeo, ha spiegato Amoretti.
La Penisola è infatti considerata una ottima fonte di opportunità, anche grazie alla trasformazione in corso del mercato, con la maggior penetrazione degli acquisti on line, incentivata anche dalla pandemia di Covid-19. “Si stima che l’e-commerce sia cresciuto del 15% nel solo 2019, una tendenza già accelerata a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19. Noi di Scannell Properties prevediamo che questi cambiamenti inevitabilmente porteranno nei prossimi anni alla richiesta sempre più urgente di moderne infrastrutture logistiche” ha affermato Amoretti.
Una dinamica già testimoniata anche dai numeri esposti dal manager durante la presentazione. Considerando i 12 mesi passati dal giugno 2019 al giugno 2020, in Italia il tasso di take up (cioè la superficie di magazzino per cui è stato stipulato un nuovo contratto di locazione) di immobili per clientela dell’e-commerce ha infatti avuto una crescita del 44%, a fronte di un calo generalizzato del 15% (il take up dei corrieri internazionali è pure cresciuto del 25%).
Tra le tendenze in atto, rileva ancora Amoretti, c’è quindi senza dubbio quella di una maggior richiesta da parte della potenziale clientela di immobili di ultimo miglio (last mile), utili per le consegne a domicilio. E questo non solo nei grandi centri urbani o situati lungo la direttrice della A1 ma anche nei cosiddetti mercati secondari, come la zona adriatica o alcune aree di Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia. “Sono mercati in cui solitamente non si investe ma la trasformazione di cui parlavamo sta cambiando anche questo quadro”.
In aggiunta, evidenzia ancora Amoretti, “cominciamo a ricevere richieste per servire mercati esteri limitrofi, per cui le zone di confine possono diventare molto interessanti. Parliamo di zone prossime alla Francia e alla Germania. Sono mercati nuovi per i centri logistici, ma non ci facciamo spaventare dal fatto che altri investitori non vi si siano addentrati finora”.
Francesca Marchesi