Frecciarossa batte corriere per la consegna per un farmaco salva-vita
Quando si parla di trasporto di farmaci il treno non è quasi mai considerato come un mezzo adatto. Un caso recente ha mostrato come però a certe condizioni l’opzione ferroviaria possa essere non solo valida come le altre ma addirittura la preferibile. L’episodio è stato raccontato dalle stesse FS e ha visto come protagonista un […]
Quando si parla di trasporto di farmaci il treno non è quasi mai considerato come un mezzo adatto.
Un caso recente ha mostrato come però a certe condizioni l’opzione ferroviaria possa essere non solo valida come le altre ma addirittura la preferibile.
L’episodio è stato raccontato dalle stesse FS e ha visto come protagonista un convoglio Frecciarossa. Il treno ad Alta Velocità è stato utilizzato venerdì scorso per far recapitare da Firenze a Roma un farmaco salvavita a base di tiopronina necessario a un bambino di 10 anni affetto da cistinuria. Il preparato viene solitamente realizzato nello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare del capoluogo toscano, centro al quale si era rivolta direttamente la madre del bambino la settimana scorsa quando aveva finito le scorte. Le compresse erano già pronte ma si poneva il problema di come consegnarle, ha spiegato il luogotenente dello Stabilimento, Camillo Borzacchiello, che poi ha aggiunto: “Se avessi inviato il farmaco con un corriere, prima di lunedì non sarebbe arrivato”. L’ufficiale ha spiegato di aver consegnato il preparato al dipartimento della stazione di Santa Maria Novella, che ha organizzato la staffetta per Roma Termini, dove questo è stato preso in consegna dal padre del bambino. “È un servizio utilissimo, coi treni veloci possiamo far arrivare queste medicine rapidamente in tutta Italia” ha concluso l’ufficiale.
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