Amazon Prime Air è atterrata in Italia
Nell’aeroporto di Fiumicino è atterrato ieri per la prima volta un aereo con la livrea di Amazon Prime Air. Anche se il gigante dell’e-commerce aveva già iniziato dallo scorso giugno a operare voli dallo scalo romano, si tratta di una novità significativa perché rappresenta – anche visivamente – l’avvenuto sbarco in Europa, e quindi in […]
Nell’aeroporto di Fiumicino è atterrato ieri per la prima volta un aereo con la livrea di Amazon Prime Air. Anche se il gigante dell’e-commerce aveva già iniziato dallo scorso giugno a operare voli dallo scalo romano, si tratta di una novità significativa perché rappresenta – anche visivamente – l’avvenuto sbarco in Europa, e quindi in Italia, della società con una compagnia di proprietà, appunto Amazon Air, dotata ad oggi di una flotta di due aeromobili Boeing 737-800 di marca Gecas gestiti da Asl Airlines. Finora per le sue spedizioni aeree Amazon si era infatti affidata alla stessa Asl Airlines e a Dhl.
L’avvio del network europeo del gruppo di Seattle è coinciso con l’entrata in funzione, pochi giorni fa, del suo nuovo hub di Amazon a Lipsia, che servirà l’intero Vecchio Continente. Si tratta di una struttura cargo di 20.000 metri quadrati all’aeroporto di Halle, che secondo l’azienda porterà a “una maggiore selezione e opzioni di consegna più flessibili a un prezzo più basso per i clienti Prime”.
La rete aerea di Amazon in Italia, come accennato sopra, comprende ad oggi collegamenti da Fiumicino così come da Malpensa verso destinazioni come Colonia, Madrid, East Midlands nel Regno Unito e a Katowice in Polonia.
Chiaramente la presenza logistica del gruppo sul suolo italiano non si limita però certo agli aerei che lo raggiungono.
Nella Penisola a occuparsi dell’import/export e della distribuzione dei prodotti compravenduti sul marketplace è Amazon Italia Logistica (attiva al servizio del commercio elettronico di Amazon Eu Sarl) società che tra gli operatori presenti nel mercato italiano sta avendo una crescita lampo. Questo anche per via dell’emergenza sanitaria che, con il forte impulso dato all’e-commerce, ha fatto decollare anche le attività di consegna dell’azienda. Il ‘corriere Amazon’, come rilevato dall’Agcom, nei primi mesi dell’anno ha incrementato ricavi e volumi rispettivamente del 73% e 76%, rispetto a una media dei competitor del 4,4% e del 12%.
C’è poi la fitta rete di magazzini presenti ormai in quasi tutta Italia. Proprio oggi Amazon ha annunciato l’entrata in attività di due nuovi depositi a Cagliari e Colugna, frazione di Tavagnacco in provincia di Udine. Recentemente sono stati inaugurati nuovi centri di distribuzione a Genova e Pisa, mentre durante l’anno la società ha svelato ufficialmente altre due nuove aperture a Castelguglielmo/San Bellino (Rovigo) e Colleferro (Roma).
Dal punto di vista economico, Amazon Logistica Italia nel 2019 ha generato un volume d’affari pari 369 milioni di euro, un Margine operativo lordo di 59,4 milioni, un risultato ante-imposte di 19,2 milioni e un utile netto pari a 13,1 milioni. Nella relazione sulla gestione al bilancio 2019, la società spiegava per il 2020 di volere “continuare a fare leva sul centro di distribuzione denominato Mxp5 (ovvero Castel San Giovanni, che opera al servizio di Malpensa, ndr), consolidare i centri di Passo Corese, Vercelli e Torrazza, investire nel lancio dei nuovi siti Blq1 e Fco2 (rispettivamente Castelguglielmo e Colleferro, ndr), il primo previsto a tecnologie robotica e il secondo per la gestione dei prodotti ‘voluminosi’”. Dal punto di vista economico, per quest’anno Amazon Logistica si proponeva di “proseguire nel positivo trend di crescita e perseguire ulteriore sviluppo delle capacità di gestione dei flussi di merce a supporto dell’attività di commercio elettronico del gruppo”. Un obiettivo che, visto l’andamento degli ultimi mesi, potrà essere raggiunto facilmente, e probabilmente con risultati che supereranno le aspettative più rosee della società.
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