Logistica vaccini: i punti critici rimasti in secondo piano per l’Oitaf
Sulla distribuzione a in Italia dei vaccini anti-Covid, tema su cui proprio oggi il ministro Speranza ha fornito alcune prime indicazioni durante il suo intervento in Senato, ha detto la sua anche Oitaf, l’Osservatorio Interdisciplinare Trasporto Alimenti e farmaci. L’organizzazione, un polo che si propone di approfondire le tematiche connesse al trasporto del cibo, dei […]
Sulla distribuzione a in Italia dei vaccini anti-Covid, tema su cui proprio oggi il ministro Speranza ha fornito alcune prime indicazioni durante il suo intervento in Senato, ha detto la sua anche Oitaf, l’Osservatorio Interdisciplinare Trasporto Alimenti e farmaci.
L’organizzazione, un polo che si propone di approfondire le tematiche connesse al trasporto del cibo, dei prodotti freschi e a temperatura controllata in generale, si è ritrovata ieri in videoconferenza per la prima riunione di un tavolo di lavoro dedicato a questo tema, nel quale sono stati evidenziati, anche grazie alla presenza di diversi esperti, temi che secondo Oitaf finora sono stati in secondo piano.
In particolare l’osservatorio presieduto da Clara Ricozzi ha individuato: la natura molto variegata delle concentrazioni di popolazioni in Italia, in particolare nelle periferie interne, in relazione alla disponibilità di presidi medici; la complessità delle operazioni di somministrazione delle prime dosi di vaccino (Pfizer-BioNtech) e la disponibilità di personale addestrato; la disponibilità di luoghi adatti con presidio medico d’emergenza (per gli eventuali effetti collaterali immediati); la logistica dei vaccinandi, dalla prenotazione alla somministrazione al richiamo. Nell’incontro è stata anche sottolineata l’”inadeguatezza del modello di distribuzione apparentemente previsto, che non tiene conto del numero effettivo di somministrazioni effettuate e considera lotti minimi molto grandi (multipli di 1000 dosi)”, nonché i rischi di differenze importanti nella copertura da effetto gregge in diverse popolazioni secondo l’efficacia dello specifico vaccino utilizzato.
“Promuoviamo questo tavolo di lavoro per valutare ed identificare i modelli di distribuzione più efficaci, che garantiscano l’arrivo del vaccino ad ogni singolo cittadino” ha dichiarato Ricozzi. “Prima di Natale le raccomandazioni di scelta e ottimizzazione saranno pronte e a disposizione dei decisori politici. Già nella prossima riunione, prevista nella settimana del 7 dicembre, ne avremo una prima bozza”.
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