Trasporto aereo merci in lenta ripresa secondo Iata
Tra settembre e ottobre il divario nei volumi delle spedizioni aeree globale rispetto al 2019 è andato ancora riducendosi, ma la ripresa ha assunto un ritmo più lento rispetto a quella che si era avuto da agosto a settembre. Lo si legge nell’ultimo report di Iata (International Air Transport Association), per la quale nel decimo mese […]
Tra settembre e ottobre il divario nei volumi delle spedizioni aeree globale rispetto al 2019 è andato ancora riducendosi, ma la ripresa ha assunto un ritmo più lento rispetto a quella che si era avuto da agosto a settembre.
Lo si legge nell’ultimo report di Iata (International Air Transport Association), per la quale nel decimo mese del 2020 i volumi spediti per via aerea sono stati inferiori in termini di cargo tonne-kilometers del 6,2% rispetto all’ottobre 2019 (la differenza era dell’8% in settembre e del 12% in agosto). Lo stesso sembra potersi dire per la disponibilità di stiva: in ottobre questa risultava inferiore del 22,6% a quella dello stesso mese del 2019, contro un gap del 25,2% in settembre e del 29,4% in agosto.
A ottobre si conferma inoltre la spaccatura tra l’andamento di chi ha ripreso a girare e chi non riesce a ripartire. I vettori nord americani e africani continuano a registrare una crescita sul 2019, come già fatto in settembre: se per i primi il tasso tocca addirittura il +6,2% (dal precedente +1,5%), per i secondi si ferma a ora un +2,2% (dal 9,7%).
La situazione dei carrier europei, di rimando, continua a esser peggiore di quella media globale, ma il dato positivo, secondo Iata, è che la seconda ondata di contagi non ha avuto impatto sui volumi. In ottobre il divario di movimentazioni era infatti ancora dell’11,9%, valore che mostra un certo miglioramento rispetto al precedente -15,6%. La contrazione di capacità, ancora molto profonda, è ora pari al -27.6% (contro il -32,6% di settembre).
A far ben sperare l’associazione è poi ancora il Purchasing Managers’ Index, che per la seconda volta di fila si colloca sopra il valore chiave di 50 esprimendo perciò una tendenza in direzione della crescita economica.
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