Crollo del mercato auto: immatricolazioni calate del 27,9% nel 2020
Tra i settori che più hanno pagato l’impatto del Covid-19 c’è quello automobilistico. Il consuntivo per l’anno 2020 elaborato da Unrae, Federauto e Anfia evidenzia per l’Italia un crollo delle immatricolazioni pari al 27,9% sul 2019 (in valore assoluto equivalente a meno 535.000 vetture), una situazione che inevitabilmente si ripercuote su tutta la filiera inclusa […]
Tra i settori che più hanno pagato l’impatto del Covid-19 c’è quello automobilistico. Il consuntivo per l’anno 2020 elaborato da Unrae, Federauto e Anfia evidenzia per l’Italia un crollo delle immatricolazioni pari al 27,9% sul 2019 (in valore assoluto equivalente a meno 535.000 vetture), una situazione che inevitabilmente si ripercuote su tutta la filiera inclusa quella logistica. Nel dettaglio il mese di dicembre si è chiuso con 119.454 unità immatricolate (-15%) contro le 140.448 dello scorso anno, flessione che le associazioni spiegano in particolare con l’esaurimento degli incentivi stanziati in precedenza.
Nonostante il quadro drammatico Unrae, Federauto e Anfia in una nota congiunta hanno espresso soddisfazione per l’approvazione bipartisan di un emendamento alla Legge di Bilancio 2021 che ha introdotto nuove misure di sostegno al rinnovo del parco circolante con vetture meno inquinanti e più sicure, già appoggiate da tutte e tre le realtà.
In particolare Paolo Scudieri, presidente di Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) ha evidenziato come la manovra abbia “finalmente incluso anche un intervento a supporto della ripresa del mercato dei veicoli commerciali leggeri, introducendo contributi all’acquisto di nuovi mezzi differenziati in base alla massa totale a terra, all’alimentazione e all’eventuale rottamazione del vecchio veicolo”. Per Scudieri “un segnale importante per un comparto che rappresenta una parte considerevole della nostra filiera produttiva e che nel 2020 ha confermato la sua strategicità per una logistica delle merci efficiente fino all’ultimo miglio, anche nelle condizioni eccezionali che abbiamo vissuto e che hanno dato un’ulteriore spinta al commercio elettronico”.
Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto ha aggiunto: “Il lavoro da fare non è certamente esaurito perché il Recovery fund sarà la sfida in cui il nostro impegno comune sarà ancora determinante per trasformare l’incertezza in nuove opportunità di crescita del mercato”.
Michele Crisci, presidente di Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) ha ricordato la necessità “infrastrutture pubbliche idonee ad agevolare la diffusione di nuove tipologie di vetture” e ha anche auspicato “che in Italia possa finalmente essere rivisto il sistema di detraibilità e deducibilità per i veicoli aziendali”.
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