Per Interporto Pordenone investimenti per 13,5 milioni e boom dei collegamenti a febbraio
È una fase di forte crescita quella che si appresta a vivere, nel breve e nel medio periodo, l’interporto di Pordenone Centro Ingrosso. Lo scalo intermodale friulano – secondo quanto riportato da SHIPPING ITALY – è diventato infatti la destinazione di alcuni treni test operati da Medway Italia, l’impresa ferroviaria del gruppo Msc, con i […]
È una fase di forte crescita quella che si appresta a vivere, nel breve e nel medio periodo, l’interporto di Pordenone Centro Ingrosso.
Lo scalo intermodale friulano – secondo quanto riportato da SHIPPING ITALY – è diventato infatti la destinazione di alcuni treni test operati da Medway Italia, l’impresa ferroviaria del gruppo Msc, con i porti di La Spezia e Genova Prà, relazioni che tra non molto tempo dovrebbero diventare regolari. Nei giorni scorsi la società di gestione dell’interporto aveva parlato genericamente di un forte incremento dei traffici atteso per l’inizio di febbraio, da 15 a 30-50 treni a settimana, grazie ad alcune “importanti compagnie marittime”. Dalla metà del prossimo mese, come già noto, verrà inoltre attivata una connessione giornaliera con il porto di Trieste.
Nel frattempo Interporto Pordenone ha però anche annunciato un consistente investimento a supporto del suo traffico ferroviario: circa 13,5 milioni di euro che saranno utilizzati per realizzare un piazzale di 40mila metri quadrati, 4 fasci di binari per il parcheggio dei treni in sosta e un’asta di manovra di 750 metri che permetterà di non dividere più i convogli prima della lavorazione.
Giuseppe Bortolussi, amministratore delegato di Interporto Centro Ingrosso di Pordenone, ha spiegato che oggi dallo scalo è possibile raggiungere “Germania, Olanda, Polonia e a breve la Romania”.
Il manager ha spiegato inoltre che “la creazione della stazione elementare con l’apertura di un varco per Udine, significa che diventeremo noi la stazione più importante, e non più quella ferroviaria di Pordenone, diventando una delle stazioni private merci principali in Italia, sgravando la stazione di Pordenone dalle varie incombenze”. Il numero uno dell’interporto ha ancora aggiunto che serviranno altri interventi finanziari per la creazione di un sistema tecnologico “che permetta di entrare e uscire non più con l’accompagnamento manuale, ma in forma telematica, riducendo così i tempi di manovra anche di un’ora e mezza”.
Riguardo al bilancio del 2020, Bortolussi ha infine affermato che questo è stato “tutto sommato positivo”, con “un ovvio calo nei settori logistici tradizionali, ma anche altrettanti aumenti in settori emergenti quali il comparto sanità e il comparto e-commerce”. Ad oggi Interporto Pordenone conta 1.300 posti di lavoro, tra diretti e indiretti, una settantina di imprese insediate e un volume d’affari di oltre 500 milioni di fatturato.
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