Sul Brennero anche il trasporto combinato verso l’Italia soffre per le restrizioni tedesche
La decisione della Germania (e a seguire dell’Austria) di richiedere un tampone Covid-19 negativo agli operatori che si apprestano a entrare nel paese non si applica solo agli autisti di mezzi pesanti, ma anche ai macchinisti dei treni. Con pesanti ripercussioni anche sul traffico ferroviario diretto verso l’Italia. A lanciare l’allarme Anita, che già nei […]
La decisione della Germania (e a seguire dell’Austria) di richiedere un tampone Covid-19 negativo agli operatori che si apprestano a entrare nel paese non si applica solo agli autisti di mezzi pesanti, ma anche ai macchinisti dei treni. Con pesanti ripercussioni anche sul traffico ferroviario diretto verso l’Italia.
A lanciare l’allarme Anita, che già nei giorni scorsi si espressa duramente verso le misure, criticando però anche la scelta dell’Italia di mitigare il disagio istituendo dei punti-tampone lungo la A22.
“Anche se finora riguarda solamente il traffico nord-sud – ha commentato il presidente l’associazione confindustriale dell’autotrasporto Thomas Baumgartner- dobbiamo purtroppo registrare una ridotta capacità di trasporto combinato ferroviario di merce diretta in Italia, dalla Germania e dai Paesi del nord-Europa. E questa si somma ovviamente alle limitazioni al trasporto stradale sull’asse del Brennero, che non può quindi – in questo momento – nemmeno fare affidamento sul trasferimento modale delle merci”.
Secondo Anita, si è finora assistito a “una riduzione da 1.600 a 1.450 ton/treno e questo significa che per ogni treno la capacità di carico si riduce di 3 unità di carico”.
L’associazione ha anche svelato che, a seguito delle pressioni, “è stato accettato dalle autorità austriache e tedesche che il test Covid sia fornito dai conducenti in lingua italiana”, cosa che sta alleviando le difficoltà dei camionisti, in attesa però “dell’intervento della Commissione Ue” e del “ripristino dei corridoi verdi per le merci ed i conducenti”, come richiesto nei giorni scorsi anche dal neoministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Enrico Giovannini.
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