Interrotta la trattativa sul rinnovo del Ccnl Logistica
“Chiediamo l’immediato ritiro delle pretestuose e inaccettabili richieste delle parti datoriali e qualora l’atteggiamento non venisse modificato saremo costretti a mettere in campo ogni azione utile affinché si proceda al rinnovo del contratto scaduto da 14 mesi”. Così Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti si sono espresse a conclusione dell’incontro avuto martedì (23 febbraio, ndr) […]
“Chiediamo l’immediato ritiro delle pretestuose e inaccettabili richieste delle parti datoriali e qualora l’atteggiamento non venisse modificato saremo costretti a mettere in campo ogni azione utile affinché si proceda al rinnovo del contratto scaduto da 14 mesi”.
Così Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti si sono espresse a conclusione dell’incontro avuto martedì (23 febbraio, ndr) con le parti datoriali per il rinnovo del Ccnl logistica trasporto merci e spedizioni.
Secondo le tre organizzazioni “l’incomprensibile posizione delle aziende ha interrotto il negoziato mentre noi vogliamo approdare a una maggiore qualificazione del settore dei trasporti e della logistica. Le controparti ci presentano un elenco che palesa una riduzione dei diritti dei lavoratori sotto il profilo del costo del lavoro, delle tutele sindacali e la decurtazione del trattamento economico, per elencare solo alcuni dei punti più critici”.
“Durante la fase pandemica – hanno evidenziato inoltre i sindacati – la logistica, l’ultimo miglio delle consegne e l’autotrasporto hanno rappresentato un elemento centrale per la tenuta dell’Italia e meritano il giusto riconoscimento e il giusto rispetto”.
Si è concluso invece con esito positivo il rinnovo del Ccnl dei lavoratori dei porti. A darne notizia sempre Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti per voce dei segretari generali Stefano Malorgio, Salvatore Pellecchia e Claudio Tarlazzi.
Il contratto avrà validità dal 1° gennaio 2021 sino al 31 dicembre 2023 e – ricordano i tre segretari – “riguarda circa 20mila addetti, ai quali consegna un aumento a regime pari a 110 euro di cui 10 euro destinati al Fondo di accompagnamento all’esodo anticipato più un’una tantum di vacanza contrattuale pari a 300 euro per il periodo 2019/2020”.
La firma del contratto– hanno commentato infine Malorgio, Pellecchia e Tarlazzi – “è importante per l’intero settore che non si è mai fermato seppur coinvolto dagli effetti della pandemia. Un rinnovo, questo, che ancora di più afferma la centralità del contratto collettivo quale strumento regolatorio dell’intero settore chiamato ad affrontare non poche sfide, a partire dalla rinascita economica italiana post pandemia”.
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