Da Fca a Mapei, da Dalmine a Calme: i beneficiari di Ferrobonus e Marebonus 2020
Conta complessivamente 91 nomi la platea dei beneficiari delle risorse 2020 della misura del Ferrobonus. A indicarli è un documento del Mims (ex Mit), che spiega anche come per lo scorso anno i contributi erogati saranno di circa 32,6 milioni circa, importo cui si arriva sommando i 20 milioni che erano stati disposti dal Dl […]
Conta complessivamente 91 nomi la platea dei beneficiari delle risorse 2020 della misura del Ferrobonus.
A indicarli è un documento del Mims (ex Mit), che spiega anche come per lo scorso anno i contributi erogati saranno di circa 32,6 milioni circa, importo cui si arriva sommando i 20 milioni che erano stati disposti dal Dl 34/2020 (il cosiddetto ‘decreto rilancio’), a quanto già era stato indicato dalla Legge di Bilancio 2019, che metteva a disposizione 14 milioni per il 2020 (per un totale quindi di 34 milioni per l’anno, che quindi non risultano interamente assegnati) e altri 25 milioni per il 2021.
Come noto, l’incentivo si rivolge a utenti dei servizi di trasporto ferroviario intermodale e operatori del trasporto combinato che commissionano alle imprese ferroviarie treni completi (gli Mto sono poi tenuti a ribaltare una quota dell’incentivo ricevuto agli utenti del servizio), e quindi l’elenco comprende soggetti di entrambe le categorie.
Tra le imprese la lista indica tra i maggiori beneficiari Fca Italy Spa (che si aggiudica 1,090 milioni di euro), così come il gruppo Cnh (cui fa capo il marchio Iveco) con 198mila euro. Importi più contenuti sono poi quelli ottenuti da Dalmine Spa- Tenaris (circa 21mila euro), a Roga Legno (azienda siciliana che produce e ricondiziona pallet, con 4.672 euro), da Cereal Docks (circa 11mila euro di contributo complessivo, includendo sia la Spa omonima sia la International Spa) fino a Mapei (circa 4.800 euro). Radici Chimica Spa (azienda di Novara parte del gruppo Radici, spcializzata nella produzione di intermedi chimici e polimeri) ha ottenuto circa 12mila euro. Tar i beneficiari compare anche Etea Grain, parte del gruppo cuneese Etea attivo nel trading di granaglie (che dallo scorso anno si è anche dotato di una propria impresa ferroviaria, Evm Rail), che ottiene circa 6.500 euro. Calme Spa, azienda produttrice di cementi, ottiene infine dal ferrobonus 2020 poco meno di 30mila euro.
Risultano ovviamente numerosi nell’elenco anche gli operatori intermodali. Tra i maggiori beneficiari si ritrovano Gts (2,512 milioni), Hupac (2,499 milioni) e Mercitalia Intermodal (2,346 milioni), anche se l’importo più elevato (2,621 milioni) viene assegnato a una collaborazione tra la stessa controllata di Fsi e Kombiverkehr. Un’analoga attività congiunta tra Mercitalia e Hupac ottiene 1,198 milioni, mentre una in cui la stessa Mercitalia è associata a Novatrans si vede assegnati 240mila euro.
Superano il milione di euro, per entità del contributo, anche Logtainer (1,369 milioni), Hannibal (1,182 milioni), Transwaggon (1,083), Isc Intermodal (1,736), Lotras (1,025), Db Cargo (1,385). Da notare anche Rail Cargo, che riceverà un incentivo sia tramite ottiene Rail Cargo Operator (815mila) sia con Rail Cargo Logistics (964mila). Cifre consistenti sono anche quelle ottenute da Cfi (865mila euro), Spinelli (534mila euro), Grimaldi Euromed (253mila), Astl (686mila), Lugo Terminal (351mila), Metrocargo (238mila), Ignazio Messina (237mila euro), Logistica Uno (318mila), Lineas (396mila), Ars Altmann (409mila) e Medlog (343mila).
Un analogo documento del Mims riporta anche la lista (molto più breve) dei beneficiari per il 2020 della misura, analoga, del Marebonus. In questo caso il contributo corrisponde ai 30 milioni di euro che pure erano stati indicati dal cosiddetto Decreto Rilancio per lo scorso anno.
Oltre la metà degli incentivi stanziati andranno, prevedibilmente, a Grimaldi. Nel dettaglio il gruppo partenopeo con le sue Autostrade del Mare si è aggiudicato 17,126 milioni di euro ed è seguito – a molta distanza – da Gnv, che otterrà 5,384 milioni. Al terzo posto per importo Cin Tirrenia, con 4,728 milioni. Segue Anek-Superfast, joint venture tra le due compagnie elleniche che offre congiuntamente servizi tra i porti adriatici e la Grecia e per ultima Cartour, compagnia del gruppo Caronte & Tourist che opera sulla linea Messina – Salerno, con circa 893mila euro.
F.M.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY