Per la logistica vaccini Figliuolo conferma Sda e l’hub di Pratica di Mare
Il cambio al vertice del Governo, con l’arrivo di Mario Draghi, ha portato anche al subentro del generale Francesco Paolo Figliuolo a Domenico Arcuri nel ruolo di Commissario Straordinario all’Emergenza e ora anche al varo di un nuovo piano vaccinale. Ma non ha cambiato gli attori sul campo per la distribuzione del preparato sul territorio. […]
Il cambio al vertice del Governo, con l’arrivo di Mario Draghi, ha portato anche al subentro del generale Francesco Paolo Figliuolo a Domenico Arcuri nel ruolo di Commissario Straordinario all’Emergenza e ora anche al varo di un nuovo piano vaccinale. Ma non ha cambiato gli attori sul campo per la distribuzione del preparato sul territorio.
È quanto emerge dallo stesso Piano presentato ieri, nel quale viene fissato l’obiettivo di raggiungere a regime le 500mila somministrazioni al giorno arrivando alla vaccinazione di almeno l’80% della popolazione italiana entro il mese di settembre.
Un ‘target’ cui secondo la struttura commissariale si arriverà intervenendo su tre ambiti: la capillarizzazione della somministrazione (ovvero l’incremento della platea dei vaccinatori e il numero di punti vaccinali), il monitoraggio costante dei fabbisogni e prima ancora con le attività di “approvvigionamento e distribuzione, attraverso costante contatto della struttura commissariale con tutti gli stakeholder”.
Pochi i dettagli operativi diffusi su questo punto, ma le slide pubblicate dalla stessa struttura lasciano poco spazio alle speranze di chi auspicava, con l’avvio alla campagna vaccinale di massa, di vedere coinvolti gli operatori specializzati nella logistica pharma (e magari anche gli aeroporti di Malpensa e Fiumicino come primi punti di approdo sul territorio italiano delle forniture in arrivo per via aerea).
Il piano ‘firmato Figliuolo’ evidenzia infatti che “ricezione e stoccaggio” delle dosi (a eccezione di quelle di Pfizer-BioNTech) continueranno a essere svolte nell’hub nazionale di Pratica di Mare, mentre “smistamento e distribuzione” sul territorio “in aderenza al piano di ripartizione definito Conferenza Stato-Regioni” saranno effettuate “con vettori di Sda Express Courier di Poste Italiane e del comparto Difesa e Sicurezza”.
Più precisamente, i mezzi di Sda e della Difesa, supportati dalla Polizia, continueranno a gestire la distribuzione dall’hub nazionale ai “centri di distribuzione”, mentre la seconda fase (distribuzione verso i punti di vaccinazione) sarà a “cura di Regioni e Provincie autonome”.
Nella presentazione si parla anche della gestione degli “scostamenti rispetto alla pianificazione”, per gestire i quali verrà creata una riserva, con l’accantonamento dell’1,5% delle dosi da reindirizzare in aree in cui dovessero crearsi delle emergenze. La distribuzione di questa ‘riserva’, si evince da un’altra slide, sarà gestita tramite “l’utilizzo di rinforzi del sistema di Protezione Civile e della Difesa, o di altre organizzazioni (non precisate, ndr)”.
Nella nota un cenno viene fatto infine alla “infologistica”. La struttura commissariale scrive che questa verrà potenziata “con l’adozione in tempi brevi di soluzioni informatiche per l’ampliamento delle funzioni di prenotazione e somministrazione dei vaccini, garantendo la circolarità delle informazioni e dando così impulso alla campagna”.
F.M.
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