Per Cereal Docks risparmi per 24 milioni dalla logistica sostenibile
La ridefinizione della gestione logistica delle materie prime – in questo caso granaglie e semi oleosi – con la scelta di un sistema integrato e multimodale ha portato Cereal Docks a far crescere del 64% in un triennio il traffico gestito via ferrovia e di rimando a risparmi per 24 milioni di euro nello stesso […]
La ridefinizione della gestione logistica delle materie prime – in questo caso granaglie e semi oleosi – con la scelta di un sistema integrato e multimodale ha portato Cereal Docks a far crescere del 64% in un triennio il traffico gestito via ferrovia e di rimando a risparmi per 24 milioni di euro nello stesso intervallo di tempo.
Il progetto che ha stimato l’impatto della ‘rivoluzione logistica’ dell’azienda – attiva nella trasformazione agroalimentare per la produzione di farine, oli e lecitine derivati dai semi oleosi e cereali – con la conseguente diminuzione delle esternalità negativa (inquinamento, incidenti, rumore), è stato realizzato dall’economista dei trasporti Andrea Giuricin e oggetto di un recente articolo pubblicato sul Sole24Ore Nord Est.
Il sistema, si legge nell’articolo, ha previsto lo spostamento su nave e treno dell’approvvigionamento di granaglie e semi oleosi a lunga distanza, così come l’introduzione di soluzioni multimodali per le consegne di prodotti intermedi e finiti, con trasporti di lungo raggio via treno e fase successiva di consegna via camion a basso impatto ambientale, ad esempio ibridi euro6 e a Gnl.
La crescita del trasporto via ferro è stata in particolare trainata dallo stabilimento di Portogruaro, hub logistico del gruppo, che utilizza questa modalità per il 75% dei volumi. Il presidente della società Mauro Fanin ha spiegato questa scelta anche con la necessità di ridurre “i rischi connessi ad un’eccessiva dipendenza territoriale ma anche i costi sociali e gli impatti sull’ambiente necessari a garantire la continuità delle forniture”, valutazione che ha portato alla individuazione della soluzione più giusta nella “creazione di un sistema logistico multimodale, automatizzato e interconnesso”.
Come riportato da SUPPLY CHAIN ITALY, la società si è peraltro avvalsa dell’incentivo allo shift modale del Ferrobonus, che relativamente al 2020 le ha ‘fruttato’ circa 11mila euro di contributo complessivo (includendo sia la Spa omonima sia la International Spa).
Cereal Docks è attiva nella prima trasformazione agro-alimentare, per la produzione di ingredienti come farine, oli e lecitine, derivati dai semi oleosi (soia, girasole e colza) e cereali (mais, grano, orzo) destinati ai settori alimentare, farmaceutico, cosmetico, nutrizione animale, tecnico ed energetico. Il gruppo, che ha il suo quartier generale a Camisano Vicentino, in provincia di Vicenza, conta 6 stabilimenti produttivi e 2 centri di stoccaggio. Cereal Docks lavora ogni anno oltre 2,5 milioni di tonnellate di cereali e semi oleosi.
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