Peron (Fiap): “L’Autotrasporto è un settore quasi scontato. Interessa poco alla politica”
Contributo a cura di Alessandro Peron * * segretario Generale Fiap (Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali) “L’Autotrasporto è un settore quasi scontato” lo aveva detto l’Ex Ministro On. Paola De Micheli in un suo intervento spiegando che questo settore è così connesso con tutta l’economia che a volte viene data per scontata la sua importanza. […]
Contributo a cura di Alessandro Peron *
* segretario Generale Fiap (Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali)
“L’Autotrasporto è un settore quasi scontato” lo aveva detto l’Ex Ministro On. Paola De Micheli in un suo intervento spiegando che questo settore è così connesso con tutta l’economia che a volte viene data per scontata la sua importanza.
Sembrava che la pubblicazione dei costi di riferimento ed il video di ringraziamento diffuso tramite il sito del dicastero avessero restituito un segnale diverso, e noi avevamo evidenziato subito che non ci si poteva fermare a questo, ma che era solo l’inizio.
In realtà si è rivelata essere una piccola fiamma e, pur comprendendo l’intensità e la priorità degli impegni che questo Esecutivo sta affrontando, non possiamo evitare di evidenziare che l’interlocuzione con il Ministro e con il Governo si è completamente arrestata.
Nel frattempo il settore, nonostante l’aumento del prezzo del gasolio e di un imminente rinnovo del CCNL, si trova di fronte alla continua richiesta di ribasso dei costi per i servizi svolti a valori ben al di sotto, addirittura, ai costi reali.
Prezzi “scontati” che potrebbero nascondere scenari nebbiosi.
L’insoddisfazione derivante delle mancate risposte da parte del neoministro Giovannini è evidente nell’ultima lettera seguita alla riunione della Presidenza UNATRAS del 14 Aprile 2021 (la lettera UNATRAS è disponibile in allegato).
La FIAP ha convocato il suo Consiglio Nazionale per il prossimo venerdì 23 aprile per svolgere una valutazione di merito e per l’assunzione di eventuali conseguenti azioni.
È una situazione che abbiamo vissuto già in anni passati. La Politica nonostante nel 2020 sia stato chiaro il contributo dell’Autotrasporto per il Paese, pare dimenticare molto in fretta.
Sinceramente mi auguro che il confronto, che auspichiamo si affronterà con l’esecutivo di Governo, non porti solo ad un ottenimento di pochi “spiccioli” per far quadrare i bilanci delle nostre imprese, ma sia orientato ad affrontare i veri temi di sostanza, in una visione complessiva e, soprattutto, programmatica.
Le imprese oggi hanno bisogno di regole e che quelle in essere vengano applicate. Sono sempre più necessari automatismi e controlli per poter contrastare realmente irregolarità sempre più diffuse.
Più che preoccuparsi della proclamazione dello “stato di agitazione”, che si potrebbe ipotizzare per i prossimi giorni, ciò che deve preoccupare è la delusione e lo sconforto che gli imprenditori fanno trasparire ogni giorno nel quale il loro lavoro ed il loro impegno è considerato “scontato”.
Una situazione che potrebbe comportare la scelta di un allontanamento da questo lavoro, lasciando spazio a imprese estere, e generando ricavi e Pil a vantaggio di altri Paesi.
Un rischio quanto mai evidente ma che, a quanto pare, interessa poco alla Politica.
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