Dai magazzini ai trasporti di ultimo miglio: le richieste green di Pirelli alla sua logistica
Conta solo lo 0,2%, ma considerando le dimensioni del gruppo non si tratta certo di briciole. Il numero rappresenta l’impatto delle attività logistiche sul complessivo life cycle assessment di Pirelli in termini di Global Warming Potential, ed è stato citato questa mattina da Filippo Bettini, Chief Sustainability & Future Mobility Officer dell’azienda, nel corso di […]
Conta solo lo 0,2%, ma considerando le dimensioni del gruppo non si tratta certo di briciole. Il numero rappresenta l’impatto delle attività logistiche sul complessivo life cycle assessment di Pirelli in termini di Global Warming Potential, ed è stato citato questa mattina da Filippo Bettini, Chief Sustainability & Future Mobility Officer dell’azienda, nel corso di un webinar on line organizzato dall’associazione Sos-Logistica.
Ad oggi – per stessa ammissione di Bettini – quello della logistica è un ambito “non prioritario” nelle linee di azione del gruppo in materia di sostenibilità, che finora ha concentrato i suoi sforzi sulle fasi dell’estrazione delle materie prime, della produzione, del fine vita e soprattutto del consumo, il cui impatto è ampiamente preponderante, pari infatti al 91,3% del totale in termini di Global Warming Potential. Anche se – ha precisato lo stesso manager – quelle citate sono medie e quindi non rappresentano la realtà di un segmento produttivo peculiare quale invece quello del Motor Sport, cioè relativo alle forniture di ‘gomme’ per attività sportive (Pirelli sarà partner esclusivo dei Mondiali di Formula 1 fino al 2024, ndr). Queste fanno storia a sé dato che si tratta di prodotti (dalle quantità molto ridotte) la cui fase di consumo è molto limitata nel tempo e che sono soggetti a frequenti movimentazioni, cosa che fa sì che nel loro caso il trasporto abbia un peso maggiore nel life cycle assessment.
Fatte queste precisazioni, Bettini ha comunque indicato una serie di punti che corrispondono a linee di intervento su cui Pirelli concentrerà i propri sforzi per il miglioramento della sostenibilità in ambito logistico: il design dei magazzini (e quindi la presenza di pannelli fotovoltaici e di sistemi per ridurre il consumo di acqua), l’efficienza delle flotte di trasporto, in particolare per evitare le cosiddette ‘miglia vuote’, la scelte degli stessi mezzi di trasporto (ad esempio full electric), l’attenzione al trasporto dell’ultimo miglio e al packaging, che però nei prodotti dell’azienda è scarso e dunque poco rilevante.
Come evidenziato anche nel Piano Industriale 2021 -2025, presentato dalla società lo scorso 31 marzo e che traccerà la rotta aziendale per il prossimo quinquennio, ad oggi comunque Pirelli esternalizza interamente le sue attività logistiche. Pertanto il suo obiettivo della maggior sostenibilità in questo ambito – ovvero la riduzione delle emissioni di Co2 – sarà perseguito attraverso la preferenza data a fornitori più efficienti sotto questo profilo.
F.M.
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