Marzo di forte ripresa (+52%) per la domanda di trasporti su strada in Italia secondo Timocom
Decisamente positivo in Europa l’andamento del primo trimestre 2021 per quel che riguarda la domanda di trasporto su strada, anche se alcune difficoltà potrebbero arrivare presto insieme agli effetti del blocco del canale di Suez. Il ‘barometro di Timocom’, che rileva gli inserimenti di carichi in 46 paesi del Vecchio Continente, mostra infatti per il […]
Decisamente positivo in Europa l’andamento del primo trimestre 2021 per quel che riguarda la domanda di trasporto su strada, anche se alcune difficoltà potrebbero arrivare presto insieme agli effetti del blocco del canale di Suez. Il ‘barometro di Timocom’, che rileva gli inserimenti di carichi in 46 paesi del Vecchio Continente, mostra infatti per il periodo un aumento del 58%, pari a oltre 10 milioni di inserimenti di carichi in più, rispetto ai primi tre mesi del 2020. Inevitabilmente il confronto è particolarmente vantaggioso nel caso del mese di marzo (+91% su quello del 2020, in cui però l’Europa iniziava a fare i conti con l’emergenza sanitaria). Secondo la società però il divario positivo resta anche rispetto al marzo 2019, tanto che si può affermate che “, “la quantità di inserimenti di carichi non solo si è ripresa dalle fluttuazioni legate alla crisi, ma è addirittura aumentato rispetto ai livelli pre-Covid”.
Guardando in particolare all’Italia, dopo un gennaio e febbraio che hanno sostanzialmente ricalcato l’andamento dello scorso anno, il mese di marzo ha fatto registrare una fortissima crescita nelle richieste di trasporto sul mercato nazionale, con un+52% rispetto a marzo 2020.
Parallelamente un altro andamento particolarmente evidente è il forte calo di veicoli disponibili nel primo trimestre del 2021, come effetto dell’elevata domanda di trasporti.
Timocom prevede un ulteriore peggioramento della situazione a causa dell’avaria della nave Ever Given, che porterà a un ulteriore aumento della domanda di trasporti di merci su strada, con una conseguente diminuzione dei veicoli disponibili. “Non sarà possibile movimentare prontamente l’intero volume di merci che si sta riversando sui porti. A questo si aggiunge il fatto che il numero di veicoli disponibili per il cosiddetto post-trasporto marittimo è limitato. Questo avrà un impatto significativo sulla disponibilità di veicoli di trasporto in Europa nelle prossime settimane”, ha evidenziato Gunnar Gburek, portavoce aziendale di Timocom.