Prologis come Mecenate: a Lodi i magazzini saranno la tela per le opere di otto urban artist
Il Mecenate del 2021 potrebbe avere il volto di una società statunitense di sviluppo immobiliare logistico. La suggestione è stata lanciata nel corso della presentazione del progetto Parklife da Enrico Sironi, artista noto come Hemo incaricato di supervisionare questa nuova iniziativa di Prologis in Italia, che punta a realizzare nel parco logistico di Lodi una […]
Il Mecenate del 2021 potrebbe avere il volto di una società statunitense di sviluppo immobiliare logistico. La suggestione è stata lanciata nel corso della presentazione del progetto Parklife da Enrico Sironi, artista noto come Hemo incaricato di supervisionare questa nuova iniziativa di Prologis in Italia, che punta a realizzare nel parco logistico di Lodi una galleria a cielo aperto di urban art che utilizzerà come ‘tela’ i circa 40mila metri quadrati degli edifici in uso a Ceva Logistics.
Un progetto – ha spiegato Sandro Innocenti, country manager per l’Italia nonché senior vice president di Prologis – che parte da un nuovo modo di considerare i magazzini logistici, sempre meno anonimi scatoloni in muratura e sempre più dotati di valore aggiunto, anche grazie alla presenza di impiantistica e sistemi di automazione. E pertanto sempre più un luogo in cui la presenza di white collar crescerà al fianco di quella dei blue collar. Da qui l’esigenza di rendere i parchi logistici un polo attrattivo di talenti, anche attraverso la revisione degli spazi e l’introduzione “mirata e calibrata” di novità estetiche che possano favorire il benessere dei lavoratori e sviluppare il loro senso di appartenenza e la loro motivazione al lavoro. Più nel dettaglio il progetto, cui ha aderito anche il conduttore degli immobili, Ceva Logistics, vedrà coinvolti otto ‘urban artist’ che utilizzeranno 40.000 metri di facciate degli edifici e serbatoi dell’acqua per realizzare opere inedite, che potranno essere osservate attraverso aree servizio pensate e disposte come terrazze belvedere.
Il progetto di Lodi, un ‘pilota’ che potrà essere esteso ad altre strutture in Italia, nel dettaglio è stato avviato ‘sul campo’ lo scorso 10 maggio e la conclusione delle opere dovrebbe avvenire nella prima settimana di giugno. L’iniziativa prevede anche la riqualificazione di parte del verde, con l’introduzione di piante ad alto fusto e la realizzazione di aiuole con erbacee perenni, e di migliorie anche nelle aree interne.
Come detto il progetto è stato ‘sposato’ anche da Ceva Logistics, inquilino degli immobili situati precisamente nel comune di Somaglia e che rappresentano il principale polo logistico della società in Italia. Paolo Sessa, direttore del polo logistico, ha ricordato come quella con Prologis sia una collaborazione di lungo periodo, anche grazie al recente rinnovo del contratto di locazione delle strutture per una durata di dieci anni, raggiunto dopo che Ceva è stata rilevata da Cma Cgm. Tra le iniziative per il miglioramento degli edifici già messi in campo, Sessa ha ricordato quella, completata lo scorso anno, per la realizzazione di un impianto fotovoltaico che ora provvede al 30% del fabbisogno energetico degli immobili in uso a Ceva.
Beneficiari meno diretti del progetto Parklife saranno infine i cittadini dei comuni di Somaglia e Casalpusterlengo, dove insiste il polo logistico, che, compatibilmente con i rischi legati alle attività aziendali (passaggio di mezzi pesanti e presenza nel magazzino di merci Adr) potranno visitare l’area. Al di là di quest’ultima iniziativa, il rapporto di Prologis con cittadinanza e istituzioni dell’area sembra comunque procedere serenamente, come evidenziato anche dal sindaco di Casalpusterlengo durante la presentazione. A conferma indiretta anche la comunicazione, data dallo stesso Innocenti, che Prologis è in attesa di ricevere il permesso a costruire un nuovo immobile in un’area a cavallo tra i comuni di Casalpusterlengo e Somaglia, che dovrebbe ricevere tra giugno e luglio.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY