Logistica sostenibile: Pietro D’Arpa alza il velo sugli obiettivi di Procter&Gamble
“Ambition 2030”: è questo il nome del programma che il colosso del largo consumo Procter&Gamble ha lanciato in tema di sostenibilità con l’obiettivo di ridurre del 50% le emissioni di CO2 prodotte. A rivelare cosa preveda questo piano è stato Vice President Supply Chain Europe dell’azienda, Pietro D’Arpa, intervenendo nei giorni scorsi in un webinar […]
“Ambition 2030”: è questo il nome del programma che il colosso del largo consumo Procter&Gamble ha lanciato in tema di sostenibilità con l’obiettivo di ridurre del 50% le emissioni di CO2 prodotte. A rivelare cosa preveda questo piano è stato Vice President Supply Chain Europe dell’azienda, Pietro D’Arpa, intervenendo nei giorni scorsi in un webinar dedicato alla logistica collaborativa: “Rappresenta una vera e propria rivoluzione nel trasporto dei nostri prodotti” ha detto. Tre sono le principali aree d’intervento previste: “Sviluppo esponenziale dell’intermodalità, migliorare l’efficienza di carico e ridisegnare la nostra supply chain al fine di minimizzare i kilometri percorsi e ridurre le emissioni di CO2. Tree aree che riteniamo possano aiutarci a fare la differenza e nelle quali vogliamo raggiungere alcuni obiettivi strategici già entro il 2025”.
Determinanti in questo percorso saranno anche il lavorare sull’innovazione tecnologica e la collaborazione con gli altri attori della filiera logistica. “La sostenibilità non è solo un qualcosa che va moda in questo momento ma sta diventando un modo integrante di condurre il business, nonché un parametro per la valutazione del management” ha aggiunto D’Arpa. Per ottenere risultati efficaci è indispensabile “lavorare con altri key player del settore. Lavorare congiuntamente non dev’essere un’attività sporadica ma la nuova base sostanziale per fare business”. Al tempo stesso ha però precisato che “non si vince la sfida della sostenibilità nella logistica se non si lavora insieme”, ma su questo rimane ancora molto da fare: “La complessità più grande sia quella di superare la tradizionale ritrosia a lavorare insieme nella logistica”.
Alcuni casi concreti avviati dalla multinazionale del largo consumo in Europa hanno portato ad esempio alla nascita di una collaborazione con Carrefour in Spagna per la realizzazione di un camion extra-large in grado di trasportare fino a 51 pallet ottimizzando i carichi trasportati e i viaggi effettuati. Si tratta di due mezzi stradali extra-large lunghi 25 metri (un rimorchio più un semirimorchio) in grado di trasportare fino a 60 tonnellate di carico rispetto al precedente massimo di 40 tonnellate e in circolazione sulle strade spagnole da metà aprile (leggi l’articolo di trans.info).
Un altro caso concreto menzionato dal numero uno della logistica di Procter & Gamble in tema di sostenibilità è il progetto ‘smarter box’ realizzato in Germania con il quale l’azienda intenderebbe standardizzare i container utilizzati per il trasporto delle merci con l’obiettivo di ottimizzare gli spazi. “L’implementazione di questo progetto è complessa perché ognuno deve rinunciare a qualcosa ma si tratta di una soluzione che potrebbe diventare uno standard a livello europeo e permetterebbe, secondo calcoli che sono stati fatti, di ridurre del 25/30% le emissioni di CO2” ha affermato D’Apra.
Nicola Capuzzo
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