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Tanta ferrovia nel futuro della logistica italiana secondo il ministro Giovannini
“L’importanza della ferrovia e del trasferimento modale gomma-ferro ai fini del conseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 e del Patto Verde Europeo è pienamente recepita nella proposta dell’Italia di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) trasmesso alla Commissione Europea il 30 aprile scorso”. Queste le parole del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico […]
“L’importanza della ferrovia e del trasferimento modale gomma-ferro ai fini del conseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 e del Patto Verde Europeo è pienamente recepita nella proposta dell’Italia di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) trasmesso alla Commissione Europea il 30 aprile scorso”. Queste le parole del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, intervenuto oggi al Consiglio Europeo dei Trasporti a Lussemburgo, ricordando che l’Italia è stato il primo Paese in Europa a inaugurare una linea ferroviaria ad Alta Velocità. “In poco più di dieci anni, i treni veloci hanno cambiato gli stili di vita degli italiani – ha affermato il Ministro – ampliando le opportunità di lavoro e la scelta di dove abitare”.
“L’esperienza italiana conferma l’importanza di investire risorse nel settore ferroviario e il Pnrr prevede pertanto ingenti stanziamenti per il rafforzamento e il rilancio della rete ferroviaria, sia per il traffico passeggeri che merci” ha sottolineato Giovannini elencando gli obiettivi dei principali progetti del Pnrr e relativi stanziamenti: potenziare il trasporto ferroviario, in particolare al Sud, anche per favorire il superamento di disparità socio-territoriali, sviluppo dell’intermodalità, elettrificazione e aumento della resilienza delle ferrovie, connessione di porti e aeroporti, miglioramento delle connessioni ferroviarie nelle aree interne e aumento della competitività e connettività del sistema logistico intermodale.
“La ‘cura del ferro’ – ha aggiunto Giovannini – sarà essenziale per favorire la transizione ecologica e per agevolare lo shift modale. In particolare, sono previsti forti investimenti per lo sviluppo dell’alta velocità e delle linee regionali e si stima un abbattimento di 2,3 milioni di tonnellate annue di emissioni di CO2”.
Quanto agli investimenti, il Ministro Giovannini ha specificato che per lo sviluppo delle linee ferroviarie ad alta velocità/alta capacità sono previsti investimenti per 25 miliardi, con l’obiettivo di raddoppiare il traffico ferroviario ad alta velocità entro il 2030 e di triplicarlo entro il 2050; 5,45 miliardi saranno destinati al potenziamento delle reti regionali e all’elettrificazione, e al miglioramento dei collegamenti ferroviari con porti e aeroporti; per il programma di potenziamento dei nodi ferroviari nelle aree urbane sono previsti circa 3 miliardi, mentre 700 milioni serviranno per la riqualificazione di 30 stazioni strategiche dal punto di vista trasportistico e turistico. Altri 3 miliardi saranno dedicati all’ulteriore sviluppo del sistema Ertms, a conferma della specifica attenzione sulla sicurezza.
“Sosteniamo le conclusioni odierne del Consiglio e, proprio prendendo spunto dalle misure che l’Italia e altri Paesi stanno attuando a livello nazionale, riteniamo fondamentale che queste si inseriscano in un quadro europeo sempre più coordinato e integrato”, ha concluso Giovannini. A tal fine, il Ministro ha rinnovato la proposta di un confronto promosso dalla Commissione Europea e dalla Presidenza entrante sulle previsioni dei singoli Pnrr nazionali per stimolare sinergie costruttive tra gli Stati membri e avanzare nella maniera più coerente ed efficiente a livello europeo.