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Lazzerotti (Decathlon Italia): “Nel 2023 e-commerce al 20% con piattaforme dedicate nei nostri siti logistici”
Sviluppo della multicanalità con la crescita a pieno ritmo dell’e-commerce, offerta di servizi ad alto valore aggiunto realizzati direttamente nei magazzini, apertura degli stessi siti logistici anche ad aziende partner. Sono gli obiettivi a cui guarda, già per il 2023, Decathlon Italia, come illustrato dal suo responsabile della logistica b2c Marco Lazzerotti nel corso di […]
Sviluppo della multicanalità con la crescita a pieno ritmo dell’e-commerce, offerta di servizi ad alto valore aggiunto realizzati direttamente nei magazzini, apertura degli stessi siti logistici anche ad aziende partner. Sono gli obiettivi a cui guarda, già per il 2023, Decathlon Italia, come illustrato dal suo responsabile della logistica b2c Marco Lazzerotti nel corso di un webinar organizzato da Intralogistica Italia in collaborazione con World Capital dal titolo “L’innovazione tecnologica nella logistica di magazzino del settore fashion”.
Ad oggi la società francese che ha ‘democratizzato’ l’accesso allo sport conta su una forte presenza retail nel territorio, una rete che non intende mettere in secondo piano e che anzi sta continuando a rafforzare (136 i negozi in Italia, cui se ne aggiungeranno altri 5 nel corso dell’anno). Nel frattempo sta però assistendo a un notevole sviluppo delle vendite on line, che anche nel suo caso hanno avuto un’accelerata con l’esplodere dell’emergenza sanitaria. “Nel 2018 l’e-commerce rappresentava il 5% delle nostre vendite e il nostro obiettivo era di raddoppiare, raggiungendo il 10%, nel 2023. Già lo scorso anno però lo abbiamo superato toccando il 12%. Ora per il 2023 puntiamo ad avere il 20% delle vendite effettuate on line, considerando in questa quota anche l’acquisto di prodotti second hand, i noleggi, servizi di riparazione o personalizzazione dei prodotti“.
Oggi, ha spiegato Lazzerotti, attività come la personalizzazione e regolazione delle biciclette, in particolare per quelle di più alta gamma scelte dai ciclisti esperti, avviene nei negozi, ma appunto l’azienda sta sperimentando la possibilità di portarle (anche) nei siti logistici. Questa evoluzione farà sì, tra le altre cose, che anche nei magazzini di Decathlon, come già avviene nei negozi, dovranno essere presenti dei tecnici specializzati. Ma lo sprint sulla multicanalità, con lo spazio sempre maggiore dedicato all’on line, porterà con sé naturalmente anche una evoluzione di tutta l’organizzazione logistica di Decathlon in Italia che coinvolgerà a più ampio spettro tutti e quattro i suoi magazzini logistici (situati a Basiano, Brandizzo, Castel San Pietro Terme e Caserta, e dal 2018 tutti multicanale).
“Creeremo nelle nostre strutture delle piattaforme di servizio dedicate alle vendite digitali, incluse le attività di cui abbiamo parlato prima. Ora gestiamo sia b2b che b2c con uno stock unico, ma andremo a differenziarli e anche per quel che riguarda il personale ce ne sarà una parte dedicato solo all’on line. Ci doteremo anche un software specifico (quello attuale è un adattamento al digitale di uno che già utilizzavamo) e ci serviremo inoltre di soluzioni di automazione, come robot per la movimentazione dei prodotti” prosegue Lazzerotti. Con l’implementazione di queste innovazioni, ha aggiunto il manager, Decathlon potrà anche proporsi come marketplace on line ‘a tutto tondo’ per prodotti di aziende partner (per le quali ad oggi offre invece solo il servizio di vendita sul suo sito), offrendo dunque loro l’intera attività di fullfillment degli ordini.
“Stiamo introducendo nei magazzini temi e attività del negozio, legati all’esperienza di acquisto, inclusa la gestione dei resi. In pratica stiamo imparando anche noi a vendere” ha concluso il Logistics manager di Decathlon. Un fenomeno che è accompagnato anche dal suo ‘viceversa’: “Parallelamente i negozi, anche per via della pandemia, stanno incrementando le loro funzioni e capacità logistiche. Pensiamo ad esempio ai servizi Clicca e Ritira e Ship from store (ovvero acquisto on line e rispettivamente, ritiro in negozio da parte del cliente o consegna a casa a partire dal punto vendita di prossimità), che valgono circa il 10% degli acquisti digitali”.
F.M.