Clima rovente nella logistica: scontri a Tavazzano e nella Città del Libro di Stradella
Alta tensione in diversi magazzini logistici della Lombardia. Durante la notte scorsa a Tavazzano con Villavesco, nel Lodigiano, si sono verificati degli scontri di fronte alle strutture di Zampieri Holding, azienda di autotrasporto, mentre era in corso un presidio organizzato da SiCobas con la partecipazione di alcuni ex dipendenti dell’hub di Piacenza di Fedex Tnt, […]
Alta tensione in diversi magazzini logistici della Lombardia. Durante la notte scorsa a Tavazzano con Villavesco, nel Lodigiano, si sono verificati degli scontri di fronte alle strutture di Zampieri Holding, azienda di autotrasporto, mentre era in corso un presidio organizzato da SiCobas con la partecipazione di alcuni ex dipendenti dell’hub di Piacenza di Fedex Tnt, licenziati alcuni mesi fa a seguito della chiusura dell’impianto da parte della azienda.
Ancora non del tutto chiara la dinamica degli eventi. Le ricostruzioni della stampa riferiscono che i manifestanti avrebbero bloccato i tir in uscita dall’azienda, che si sarebbe verificato un lancio di alcuni oggetti fino poi all’apertura dei cancelli dell’impianto intorno alla 1.30 di notte e quindi allo scontro aperto con chi si trovava nel piazzale del magazzino. Da qui le versioni divergono. Secondo quanto riferito da Repubblica, fonti sindacali ritengono che le persone presenti negli spazi dell’azienda potessero “anche essere guardie private”, mentre per le forze dell’ordine gli incidenti si sono verificati tra manifestanti e lavoratori della Zampieri Holding che avevano concluso il turno di lavoro. Il bilancio della nottata, secondo la testata, è di nove persone soccorse dagli operatori del 118, tra cui un uomo colpito alla testa, trasportato in codice rosso all’ospedale San Matteo di Pavia e ora con una prognosi di 15 giorni.
Al centro della vicenda, come accennato sopra, i licenziamenti messi in atto da Tnt-Fedex nell’hub di Piacenza, che secondo SiCobas ha “buttato per strada 272 famiglie”. L’azienda “poi con la complicità di Cgil-Cisl-Uil ha avviato un processo di internalizzazione che cancella tutte le conquiste ottenute dai lavoratori negli ultimi 10 anni, esclude le unità affette da patologie fisiche, introduce nei magazzini un clima di terrore ed estromette il sindacalismo di base”. L’organizzazione, che chiede il reintegro dei lavoratori, ha già annunciato uno sciopero generale della logistica per il prossimo 18 giugno. Blocchi nei magazzini Tnt Fedex, incluso lo stesso di Tavazzano, erano già stati posti in atto da SiCobas nei giorni scorsi.
Nel frattempo resta ancora alta la tensione nella Città del Libro di Stradella, dove sono in corso scioperi per chiedere a C&M Books Logistics (la joint venture formata da Ceva Logistics ed Emmelibri, società controllate rispettivamente da Cma Cgm e Messaggerie Musicali) migliori condizioni di lavoro, in particolare l’aumento del valore del buono pasto (da 5,29 a 8 euro) e tutele nei confronti di un gruppo di addetti trasferito senza preavviso in un altro magazzino a Broni. Venerdì scorso un presidio era stato sgomberato con l’uso di lacrimogeni. Secondo quanto riportato da SiCobas, che ha organizzato anche queste proteste, quattro persone tra cui tre donne hanno dovuto ricorrere al Pronto Soccorso dopo l’accaduto.
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