La tregua Ue-Usa sui dazi vale mezzo miliardo di export agroalimentare made in Italy
L’accordo raggiunto tra Unione Europea e Stati Uniti che stabilisce una tregua di 5 anni alla guerra dei dazi conseguenti alla controversia Airbus-Boeing ‘vale’ circa mezzo miliardo di euro di esportazioni di Made in Italy agroalimentare, in particolare per prodotti come Grana Padano, Gorgonzola, Asiago, Fontina, Provolone ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi, […]
L’accordo raggiunto tra Unione Europea e Stati Uniti che stabilisce una tregua di 5 anni alla guerra dei dazi conseguenti alla controversia Airbus-Boeing ‘vale’ circa mezzo miliardo di euro di esportazioni di Made in Italy agroalimentare, in particolare per prodotti come Grana Padano, Gorgonzola, Asiago, Fontina, Provolone ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi, cordiali e liquori come amari e limoncello.
Lo afferma la Coldiretti festeggiando il raggiungimento dell’intesa che arriva – ricorda l’associazione – a poco più di tre mesi dalla sospensione temporanea della tariffa aggiuntiva del 25% su una lunga lista di prodotti importati dall’Italia e dall’Unione Europea entrata in vigore nell’ottobre 2019 per iniziativa di Donald Trump.
Una misura cui è poi seguita una escalation che ha portato il, mese seguente all’introduzione di tariffe aggiuntive della Ue su prodotti Usa, che arrivavano al 25% su ketchup, formaggio cheddar, noccioline, cotone e patate insieme a trattori, consolle e video giochi. A questa iniziativa gli Usa avevano ancora replicato colpendo l’importazione di parti di produzione di aeromobili provenienti da Francia e Germania, nonché i vini, il cognac e brandy francesi e tedeschi, che sono stati inseriti nell’elenco dei prodotti tassati a partire dal gennaio 2021. “Gli Stati Uniti – ha evidenziato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini – rappresentano nell’agroalimentare Made in Italy il primo mercato di sbocco fuori dai confini comunitari per un valore record di 4,9 miliardi in cibi e bevande nel 2020 ma in calo del 2% nel primo trimestre del 2021 secondo elaborazioni su dati Istat”.
Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano Nicola Bertinelli, che ha dichiarato: “Accogliamo con soddisfazione questa decisione che permetterà al Parmigiano Reggiano di sfruttare appieno le potenzialità del mercato americano: abbiamo chiuso il 2020 con un aumento dell’export a volume pari al + 1,9% e gli USA sono balzati al primo posto dei nostri mercati esteri con oltre 11 milioni di tonnellate importate ogni anno. L’eliminazione dei dazi ci consente di affrontare il secondo semestre 2021 con rinnovato entusiasmo in un mercato dalle grandi potenzialità di crescita”.
La notizia dell’accordo è stata accolta con soddisfazione anche da Unione Italiana Vini. Il presidente Ernesto Abbona ha ricordato come gli Usa rappresentino l’85% dell’export del vino italiano e si è detto a favore della richiesta del Congresso Usa e del Parlamento europeo sul principio ‘zero for zero’, ovvero “l’eliminazione completa dei dazi sul vino”, la quale potrebbe “accelerare la ripresa degli scambi nello scenario post pandemia”.
Relativamente invece a i dazi su acciaio e alluminio, che prevedono aliquote del 10% e del 25% a danno dei prodotti Ue la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen si è detta comunque ottimista: “Avremmo potuto prendere delle contromisure su acciaio e alluminio prima di questo vertice con Biden e non l’abbiamo fatto – ha affermato durante la conferenza stampa a Bruxelles – avendole sospese per sei mesi fino all’inizio di dicembre, c’è il tempo per discutere la soluzione a questo contrasto, abbiamo bisogno di tempo e non era possibile risolvere la questione in un weekend. Inoltre, la priorità adesso era trovare un accordo su Airbus/Boeing”.
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