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Conserve Italia rivela la sua logistica su ferro dentro e fuori Italia (VIDEO)
Conserve Italia è un gruppo cooperativo composto da 42 soci e più di 14mila produttori, aziende agricole che conferiscono frutta, legumi e pomodoro alle otto fabbriche in Italia del gruppo dove vengono lavorati e confezionati prodotti a marchio Valfrutta, Yoga, Cirio, Derby, Jolly Colombani, Juver e tutte le private label per partner commerciali italiani ed […]
Conserve Italia è un gruppo cooperativo composto da 42 soci e più di 14mila produttori, aziende agricole che conferiscono frutta, legumi e pomodoro alle otto fabbriche in Italia del gruppo dove vengono lavorati e confezionati prodotti a marchio Valfrutta, Yoga, Cirio, Derby, Jolly Colombani, Juver e tutte le private label per partner commerciali italiani ed esteri. Circa 4mila codici prodotto distribuiti in Italia, in Europa e nel mondo anche via ferrovia secondo quanto raccontato dai due responsabili della logistica italiana ed estera, rispettivamente Maurizio Diegoli e Nicola Zannoni, in questa videointervista che anticipa il convegno intitolato “Alleanza regionale per il trasporto ferroviario delle merci” promosso dal cluster intermodale regionale ER.I.C. e in programma a Bologna il prossimo 7 luglio.
Il direttore della logistica di Conserve Italia, Maurizio Diegoli, ha spiegato che sono ogni anno 557mila le tonnellate di materia prime lavorate e 670mila quelle relative ai prodotti distribuiti in Italia dall’azienda, di cui 111mila spedite in Italia utilizzando il treno, con un incremento nell’ultimo periodo del 15% e togliendo dalla strada più di 4mila mezzi. “Il nostro è stato un percorso di utilizzo del treno iniziato decine di anni fa, valutando diversi scali merci come Isola, Faenza, Ravenna, Lugo, Bologna San Donato, fino ad arrivare oggi a un punto che riteniamo strategico che è l’interporto di Bologna” ha detto Diegoli. L’utilizzo del treno comporta per la società “un’organizzazione interna differente che tiene conto di requisiti e complessità diverse rispetto al solo trasporto via strada. È stata riorganizzata tutta la nostra attività di processo dell’ordine e di servizio al cliente tenendo conto di questa complessità”.
Nicola Zannoni, responsabile della logistica verso i mercati esteri, ha aggiunto che nel 2020 Conserve Italia, “tramite il proprio sistema intermodale di trasporto delle merci, ha movimentato circa 137mila tonnellate di prodotti alimentari, con un aumento del 6% rispetto al 2019. Le 111mila tonnellate sul territorio nazionale sono state spedite sulle quattro tratte che collegano l’interporto di Bologna al centro-sud Italia, e in particolare Bari, Pomezia, Marcianise e Catania. Con una frequenza di 5 treni merci dedicati a settimana che possono arrivare a 7 nei periodi di punta stagionali”.
Sull’estero le tonnellate trasportate “sono state circa 26 mila, in larga parte verso Francia, Germania e Svezia con partenze giornaliere regolari dagli interporti di Verona e Castelguelfo (Parma). Per il futuro abbiamo in previsione di aumentare sia in ambito nazionale che internazionale i volumi e le tratte ferroviaria utilizzate”.
Secondo l’esperienza di Conserve Italia i vantaggi del trasporto su ferro, rispetto alla gomma, sono essenzialmente due: “Da un punto di vista operativo permette di fornire un livello di servizio stabile durante tutto l’anno in termini di disponibilità, mentre dal punto di vista strategico ci permette di assolvere alla nostra mission cooperativa che fa della sostenibilità ambientale e sociale uno dei cardini della sua azione” sono state pe parole conclusive di Zannoni.