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Riva (Procter & Gamble Italia): “Nei nostri piani più trasporto intermodale da e per lo stabilimento di Reggio Emilia”
Procter & Gamble Italia vuole incrementare in maniera decisa l’utilizzo del trasporto intermodale sia dallo stabilimento di Reggio Emilia verso il Nord Europa che dal porto di Ravenna verso il sito produttivo attivo nel nostro Paese. Lo ha raccontato in questa video intervista ‘di lancio’ al convegno intitolato “Alleanza regionale per il trasporto ferroviario delle […]
Procter & Gamble Italia vuole incrementare in maniera decisa l’utilizzo del trasporto intermodale sia dallo stabilimento di Reggio Emilia verso il Nord Europa che dal porto di Ravenna verso il sito produttivo attivo nel nostro Paese.
Lo ha raccontato in questa video intervista ‘di lancio’ al convegno intitolato “Alleanza regionale per il trasporto ferroviario delle merci” promosso dal cluster intermodale regionale ER.I.C. e in programma a Bologna il prossimo 7 luglio Damiano Riva, Operation and logistic director di Procter & Gamble Italia. L’azienda si occupa essenzialmente di produzione e distribuzione di prodotti a marchio Mastro Lindo, Mr. Proper, Viakal e Flash distribuiti in Europa, Russia e Nord Africa nello stabilimento produttivo che si trova in provincia di Reggio Emilia, precisamente a Gattatico.
Fra i vari obiettivi aziendali c’è quello di puntare “in maniera decisa sullo sviluppo sostenibile attraverso una serie di attività fra le quali il 100% di imballaggi riciclabili, riduzione all’incirca del 50% delle emissioni di gas serra e approvvigionamento di energia attraverso fonti rinnovabili. P&G si impegna a raggiungere questi obiettivi nell’arco di 10 anni partendo dal 2020”. Il programma si chiama ‘Ambition 2030‘ ” ha affermato Riva.
Per ciò che riguarda la logistica si parla ovviamente dell’utilizzo di mezzi di trasporto che riducano l’impatto ambientale, quale ad esempio il treno rispetto a un tradizionale trasporto su gomma. “Ad oggi abbiamo già diversi casi di distribuzione dei nostri prodotti verso il Nord Europa che fanno leva sul trasporto intermodale (il treno nello specifico) e facciamo anche leva sui porti. Riceviamo ad esempio diverse materie prime dal porto commerciale di Ravenna” ha proseguito il responsabile della logistica di P&G in Italia. Il quale, pur ammettendo che si parlando ancora di volumi abbastanza contenuti (“nell’ottica di 1.500 container annuali” via treno), ha aggiunto che “l’obiettivo è di aumentare esponenzialmente” questi numeri, “anche per andare incontro ai nostri obiettivi di sostenibilità ambientale, raggiungendo presto numeri ben più consistenti. Tutto ciò dev’essere basato su un aumento dei volumi e un miglioramento chiaramente delle connessioni e delle infrastrutture che a loro volta devono essere collegate”.
Ma non c’è solo un incremento del trasporto su ferro nei piani futuri di Procter & Gamble: “Oltre a questo stiamo lavorando proattivamente con i nostri clienti e con i fornitori in modo da mettere in campo delle analisi approfondite di perdite, che possono essere di costo ma anche correlate all’ambiente. Oggi abbiamo diverse perdite, che possono essere piccole o grandi, ad esempio siamo costretti talvolta a utilizzare airbag per il riempimento dei container, un aspetto non sempre dovuto al peso dei nostri prodotti per cui non siamo in grado di riempire i container. Questo genera automaticamente una perdita ma anche un impatto ambientale perché abbiamo necessità di più mezzi di trasporto per muovere il prodotto” ha precisato Damiano Riva.
Il treno, in ogni caso, giocherà un ruolo di primissimo piano nel futuro della logistica dei prodotti Procter & Gamble: “Uno degli obiettivi in ottica green, a valle di queste analisi e utilizzando soluzioni differenti quali il trasporto intermodale, è quello – ha concluso – di ridurre drasticamente la performance e ambiremo a migliorare il costo ma soprattutto ad abbattere le emissioni di CO2 all’interno dell’atmosfera attraverso una serie di interventi dove il trasporto intermodale a tutti gli effetti è una delle aree di fondamentale importanza”.