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Grandi (Marcegaglia) e intermodalità: “Il nostro obiettivo è di raggiungere 2 milioni di tonnellate/anno di merci via ferrovia”
Marcegaglia, primario player italiano attivo nell’industria siderurgica a livello locale e internazionale, si è posto l’obiettivo di raggiungere a breve i 2 milioni di tonnellate di prodotti movimentati via treno dallo stabilimento nel porto di Ravenna. A rivelarlo è stato il Logistic manager del gruppo, Stefano Grandi, in questa intervista video pubblicata a poche ore […]
Marcegaglia, primario player italiano attivo nell’industria siderurgica a livello locale e internazionale, si è posto l’obiettivo di raggiungere a breve i 2 milioni di tonnellate di prodotti movimentati via treno dallo stabilimento nel porto di Ravenna.
A rivelarlo è stato il Logistic manager del gruppo, Stefano Grandi, in questa intervista video pubblicata a poche ore di distanza dal convegno intitolato “Alleanza regionale per il trasporto ferroviario delle merci” promosso da Emilia Romagna Intermodal Cluster e in programma nella mattina di domani, 7 luglio, a Bologna.
Marcegaglia gruppo siderurgico leader nel mercato italiano dell’acciaio e presente in tre continenti, ha un fatturato di quasi 6 miliardi di euro, 6.600 dipendenti, 60 unità commerciali e 28 stabilimenti produttivi.
“Siamo il principale trasformatore indipendente di acciaio al mondo, oltre a essere il primo produttore di tubi saldati in acciaio inox, in acciaio carbonio e il primo centro servizi in Italia” spiega Grandi. Che poi, parlando di logistica, aggiunge: “I servizi di trasporto ferroviario gestiti dal Gruppo Marcegaglia sono molteplici. Quasi la totalità ha origine dal nostro stabilimento di Ravenna e grazie alla consolidata partnership con le maggiori imprese di trasporto ferroviario riusciamo a raggiungere i nostri clienti sia sul mercato domestico che su quello internazionale”.
La logistica di Marcegaglia ha da sempre una forte vocazione verso il trasporto ferroviario, “sia esso diretto raccordo – raccordo, sia esso multimodale, cioè treno – piattaforma – ultimo miglio su gomma”. Il logistic manager ricorda che fin dai primi anni Duemila i volumi di prodotto finito (vale a dire coils, lamiere e nastri) trasportati via ferrovia erano già importanti ma dal 2013 ad oggi la crescita è stata costante ed esponenziale. “Da 650 mila tonnellate/anno di allora siamo arrivati a 1 milione 600 mila tonnellate che raggiungeremo a fine 2021. L’obiettivo è quello di raggiungere nel breve periodo i 2 milioni di tonnellate/anno spedite via ferrovia che rappresenterebbero ad oggi il 30% della produzione”.
Stefano Grandi prosegue sottolineando che “grazie ai nostri partner di logistica ferroviaria possiamo creare servizi ad hoc. L’ultimo nato è la distribuzione di prodotto finito in territorio francese: parliamo di un treno settimanale da circa mille tonnellate fra coils, lamiere e nastri, diretto verso una piattaforma logistica nel sud della Francia e che prevede anche la distribuzione finale verso i nostri clienti lontani”.
I vantaggi del trasporto ferroviari sono molteplici: “innanzitutto l’opportunità di spostare una grande quantità di merci sulle medie e lunghe distanze. Questo ci garantisce un’efficienza sia in termini di logistica interna e a volte anche di efficienza a livello di costo. Inoltre impatta positivamente anche sul decongestionamento delle strade”.
Gruppo Marcegaglia crede molto nel trasporto multimodale, tanto che, grazie alla ferrovia, l’azienda calcola che “ad oggi l’impatto positivo si traduce in più di 150 camion al giorno tolti dalle strade (circa 5mila camion ogni anno). Questo ovviamente ha un forte impatto sul ridimensionamento delle emissioni di CO2”.
Per raggiungere gli obiettivi prefissati Marcegaglia dovrà “rinforzare le partnership con i maggiori provider di logistica ferroviaria e distributiva; stiamo investendo sempre di più nei nostri stabilimenti, sui magazzini intelligenti e stiamo aumentando la capacità interna dei binari ferroviari che all’interno dei nostri stabilimenti supera i 4 kilometri presso il nostro stabilimento produttivo di Ravenna. Oltre a ciò studiamo nuovi progetti di raccordo ferroviario; su tutti quello relativo allo stabilimento di Gazzoldo Ippoliti”.