ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY
L’Emilia Romagna vuole aggiungere una misura di stimolo al trasporto ferroviario merci
Bologna – La Regione Emilia Romagna ha intenzione di aumentare la risorse destinate a incentivare il trasporto ferroviario delle merci. Lo ha annunciato l’assessore regionale a mobilità, trasporti e infrastrutture, Andrea Corsini, durante il suo intervento introduttivo al convegno sull’intermodalità organizzato da Fondazione Itl e da Eric (Emilia Romagna Intermodal Cluster). Premettendo che l’emergenza Covid-19 […]
Bologna – La Regione Emilia Romagna ha intenzione di aumentare la risorse destinate a incentivare il trasporto ferroviario delle merci. Lo ha annunciato l’assessore regionale a mobilità, trasporti e infrastrutture, Andrea Corsini, durante il suo intervento introduttivo al convegno sull’intermodalità organizzato da Fondazione Itl e da Eric (Emilia Romagna Intermodal Cluster). Premettendo che l’emergenza Covid-19 ha finora rallentato la crescita attesa di trasporto ferroviario merci nella regione (“Siamo al 47% del traffico che avevamo previsto”, 696.990,48 tonnellate rispetto al budget di 1.476.899,30), l’assessore Corsini ha dichiarato: “Con la nuova tornata di fondi strutturali Fesr abbiamo intenzione di dar vita a nuove misure. Al Ferrobonus regionale (introdotto con la legge n.30 del 2019) vorremmo affiancare un’altra misura di stimolo all’intermodalità con il fine di aggregare volumi maggiori di merce e convincere le imprese a utilizzare sempre di più il treno e spostare merci dalla strada alla ferrovia”. Lo stesso assessore ha poi aggiunto che nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ci sono 58 milioni di euro destinati all’Emilia Romagna per il trasporto su ferro: “Troppo poco rispetto alla regione del Sud a cui vano oltre l’80% delle risorse. Vedremo se c’è modo di corregger questa scelta che ritengo sbagliata” ha aggiunto Corsini. Citando poi fra le opere infrastrutturali che meritano stanziamenti dedicati “il collegamento ferroviario fra lo scalo di Dinazzano e quello di Marzaglia”.
Secondo quanto riferito da Anna Giarandoni, senior project manager di Fondazione Itl, nel 2019 il traffico merci su ferrovia ha raggiunto in Emilia Romagna la quota di circa 18,5 milioni di tonnellate/anno, quasi il 10% del totale regionale. “La Regione con la legge 30/2019 ha previsto un sistema di incentivi per chi trasferisce una quota di merci dalla gomma all’acqua o al ferro e finora sono state ammesse 13 imprese per 27 servizi intermodali. Di questi 10 sono nuovi servizi mentre 17 sono collegamenti potenziati” ha fatto sapere Giarandoni.
Oltre a ciò ha fatto sapere che “nel 2019 i flussi totali su ferro nella regione hanno raggiunto i 18,5 milioni (per il 91% riconducibile in generale ai membri di Eric), vale a dire corca il 20% del flusso nazionale di 94,3 milioni di tonnellate. A livello nazionale nel 2020 si è assistito a un calo del 19% del cargo ferroviario mentre in Italia questa flessione si è limitata al -10%”. Da segnalare, inoltre, una “ripresa, nell’ordine del +10%, dei treni * km per il cargo ferroviario sulla rete Rfi fra gennaio e maggio di quest’anno” a dimostrazione che il comparto ha ripreso a correre.
La distribuzione dei flussi di merce per modalità di trasporto in Emilia Romagna vedeva prevalere nel 2019 la strada con una quota del 83% (dall’89% del 2010), la ferrovia è salita al 7% (dal 4%) mentre l’acqua si attesta al 10% (dal 7%).
Nicola Capuzzo