L’autotrasporto punta su Bellanova, anche per il mare-ferrobonus ‘diretto’
A distanza di un mese dal primo incontro convocato dal viceministro alle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili Teresa Bellanova, titolare della delega, le associazioni dell’autotrasporto raggruppate in Unatras (Assotir, Cna Fita, Confartigianato Trasporti, Fai Conftrasporto, Fiap, Sna Casartigiani, Unitai) sono tornate a chiedere una convocazione alla senatrice di Italia Viva, con una lettera firmata dal presidente […]
A distanza di un mese dal primo incontro convocato dal viceministro alle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili Teresa Bellanova, titolare della delega, le associazioni dell’autotrasporto raggruppate in Unatras (Assotir, Cna Fita, Confartigianato Trasporti, Fai Conftrasporto, Fiap, Sna Casartigiani, Unitai) sono tornate a chiedere una convocazione alla senatrice di Italia Viva, con una lettera firmata dal presidente Amedeo Genedani.
La volontà è quella di un aggiornamento sulle tematiche accennate nella prima riunione: “In particolare sul fronte incentivi attendiamo di conoscere l’esito dei decreti attuativi per rifinanziare il fondo (2021/2022) degli investimenti delle imprese per il rinnovo del parco veicolare; delle risorse per l’ammodernamento e l’innovazione del settore anche per la formazione di nuove competenze; dell’interlocuzione con la Commissione Ue per l’erogazione diretta agli autotrasportatori degli incentivi mare-ferrobonus”.
Densa anche l’agenda di Unatras sul fronte normativo: “necessitiamo di condividere con il Governo ed il MIMS le soluzioni per continuare a garantire l’operatività dell’autotrasporto merci, settore strategico ed essenziale per far ‘muovere’ l’economia, stante le perduranti criticità di mercato legate ai costi di riferimento per il settore ed al mancato rispetto dei tempi di pagamento, acuite in questa particolare fase da condizioni negative quali la carenza di personale autista, le lunghe attese al carico e scarico non retribuite correttamente dalla committenza, la disastrosa gestione infrastrutturale che si perpetra da anni sulla viabilità stradale e nei nodi portuali e logistici”.
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