Aggiudicata la gestione della Piastra Logistica Alto Tevere
La concessione per la gestione della Piastra logistica Alto Tevere di Città di Castello è stata aggiudicata in via provvisoria, ma il nome dell’interessato ancora non è stato reso noto. A dare notizia dell’avvio a conclusione del procedimento è stato l’assessore regionale alle infrastrutture Enrico Melasecche, essendo stato finora il complesso di proprietà della Regione […]
La concessione per la gestione della Piastra logistica Alto Tevere di Città di Castello è stata aggiudicata in via provvisoria, ma il nome dell’interessato ancora non è stato reso noto.
A dare notizia dell’avvio a conclusione del procedimento è stato l’assessore regionale alle infrastrutture Enrico Melasecche, essendo stato finora il complesso di proprietà della Regione Umbria. Riguardo l’aggiudicatario per il momento ha svelato solo che si tratta di un operatore già attivo nel settore dei trasporti e della logistica e che sarebbe “fortemente intenzionato ad aggregare numerosi operatori del settore”.
“La Regione – ha aggiunto Melasecche – ha volutamente congegnato il bando in modo da incentivare quegli operatori realmente intenzionati non solo a gestire in modo aggregato la logistica dell’Alta Umbria, abbattendone i costi, ma disponibili anche ad implementare con propri capitali quella struttura che grazie all’impegno di questi mesi è ormai pronta per il decollo”.
Terminata senza intoppi la fase di verifica dei requisiti dichiarati per la partecipazione all’avviso pubblico, verrà stipulato il contratto di concessione e la struttura sarà consegnata.
Completato nel 2019, il complesso oggetto del bando si sviluppa su una superficie di circa 84.000 metri quadrati, “in parte edificata e dotata di potestà edificatoria”, su cui sono presenti un centro servizi da 805 metri quadrati di superficie, un magazzino logistico di 3.300 mq e un magazzino doganale di 2.480 metri quadrati.
La concessione, secondo quanto emerso all’avvio della procedura, avrà una durata di 9 anni, con un canone annuale a base dell’offerta di circa 189mila euro. Tra i requisiti richiesti agli operatori economici interessati c’era anche quello di avere avuto, nel triennio 2018-2020, un fatturato medio annuo di almeno 3.410.899 euro.
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