Approvato il DL Infrastrutture, autotrasporto sul piede di guerra
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il DL Infrastrutture (o DL Trasporti bis o DL Mims). Lo ha reso noto una nota del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. Per quel che riguarda la logistica e il trasporto cargo terrestre, il testo entrato in Consiglio (lo trovate qui) conferma quanto proposto nell’ultima bozza e […]
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il DL Infrastrutture (o DL Trasporti bis o DL Mims). Lo ha reso noto una nota del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.
Per quel che riguarda la logistica e il trasporto cargo terrestre, il testo entrato in Consiglio (lo trovate qui) conferma quanto proposto nell’ultima bozza e riportato giorni fa da SUPPLY CHAIN ITALY.
Confermati quindi, lo stanziamento di 300 milioni di euro in 5 anni a favore delle imprese ferroviarie per l’implementazione sui mezzi del sistema di segnalamento Ertms e il rifinanziamento di 2 milioni di euro del fondo per la formazione dei macchinisti del settore merci.
Parimenti risulta confermato anche l’intervento in materia di autotrasporto, che sta creando sconquasso nella categoria. Detto che non c’è unanimità sulla completa interpretazione del testo fra le associazioni, diffusi sono i timori che la modifica sulle regole di composizione del Comitato Centrale dell’Albo dell’Autotrasporto sia stata ispirata al Mims da parte del mondo confederale per decimare la rappresentanza dell’autotrasporto all’interno dell’Albo e potenziare quella della controparte contrattuale.
L’unica reazione ufficiale, molto veemente, è stata finora quella di Trasportounito, che denuncia come, malgrado le molte problematiche operative del settore, “il Governo scelga di occuparsi solo delle poltrone” e per giunta in modo del tutto unilaterale.
Nel merito la nota del segretario Maurizio Longo spiega che la proposta “cancella, di fatto, la presenza Nell’Albo delle associazioni dell’autotrasporto sostituendole con le confederazioni associative; in sostanza, si consegna l’Albo degli autotrasportatori ai committenti dei servizi di autotrasporto. Abbiamo da sempre sostenuto che il Comitato centrale degli autotrasportatori fosse ormai uno strumento obsoleto e quindi da modificare in chiave semplificata e consultiva ma, se dovesse passare la deleteria norma imposta dal Governo, ci troveremo costretti a contrastare tale operazione utilizzando tutti gli strumenti utili o necessari”.
A.M.