Granarolo si riprende da Bcube la sua logistica
A distanza di poco più di due anni dalla cessione, Granarolo si è ripresa la maggioranza di ZeroQuattro Logistica. Lo si apprende da una comunicazione dell’Agcm che riferisce come l’operazione – precisamente, la riacquisizione da parte di Granarolo di una quota del 70% della società logistica, passata in precedenza nelle mani di Bcube – sia […]
A distanza di poco più di due anni dalla cessione, Granarolo si è ripresa la maggioranza di ZeroQuattro Logistica.
Lo si apprende da una comunicazione dell’Agcm che riferisce come l’operazione – precisamente, la riacquisizione da parte di Granarolo di una quota del 70% della società logistica, passata in precedenza nelle mani di Bcube – sia al momento al vaglio della stessa authority, che al riguardo potrà raccogliere osservazioni di terzi fino al prossimo 24 settembre.
A SUPPLY CHAIN ITALY la notizia è confermata dallo stesso gruppo bolognese, che riferisce: “Dal 15/09 l’acquisto da parte di Granarolo del 70 % di ZQL di proprietà di Bcube è divenuto efficace. Si tratta del buy back di una partecipazione che Bcube aveva acquisito”.
Attivo nella produzione e commercializzazione di latte e derivati, Granarolo aveva ceduto un primo 40% di Zql a Bcube nel 2015, già con l’obiettivo di far passare di mano una quota di maggioranza nel 2019, cosa che si è puntualmente verificata.
All’epoca Bcube aveva illustrato l’operazione dal suo punto di vista, parlando di un’opportunità per un suo ingresso “deciso nella logistica del food” e più in generale un consolidamento nel segmento Consumer, spiegando nel dettaglio che con l’acquisizione si sarebbe dotata di un network composto da “8 piattaforme centrali e 32 transit point in Italia, dotati di celle frigorifere per servire quotidianamente i punti vendita della Grande Distribuzione Organizzata”, insieme a uno staff di 150 persone.
Per Granarolo, aveva commentato il direttore generale del gruppo Gianpietro Corbari, l’operazione avrebbe invece dovuto essere un’occasione per “concentrarsi maggiormente sui piani di sviluppo in Italia e all’estero che prevedono una forte spinta verso l’innovazione, diversificazione di prodotto e ampliamento della gamma”.
Al momento non sono note le considerazioni che hanno portato a questo cambio di rotta, ma commentando il bilancio d’esercizio 2020 (chiuso in positivo con utili per 15,8 milioni di euro, in aumento del 19% sul 2019, con un calo dei consumi fuori casa del 40,7%), la stessa Granarolo osservava di aver reagito alla pandemia “con tempestività” pur operando “in un settore non facile in termini di marginalità media e con costi di logistica significativi”, evidenziando inoltre di avere messo in atto una “parziale riconversione sull’e-commerce” del suo “network logistico operante sull’horeca”.