“Nel 2022 la gara per l’interporto di Termini Imerese”
Per realizzare l’interporto di Termini Imerese la Regione Siciliana “porrà in essere tutti gli atti necessari per definire la progettazione e mandare in gara l’opera nel 2022”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone intervenendo al convegno “Sicilia tra Pnrr e fondi comunitari, opportunità e sfide per imprese e istituzioni”, organizzato a Palermo […]
Per realizzare l’interporto di Termini Imerese la Regione Siciliana “porrà in essere tutti gli atti necessari per definire la progettazione e mandare in gara l’opera nel 2022”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone intervenendo al convegno “Sicilia tra Pnrr e fondi comunitari, opportunità e sfide per imprese e istituzioni”, organizzato a Palermo da Confindustria Sicilia e Sicindustria. In particolare la Regione intende approntare una procedura che preveda un sistema di project financing, ovvero con “un investimento del futuro soggetto gestore, da individuare mediante procedura trasparente”.
Originariamente previsto nel Piano Generale Trasporti del 1986, individuato dalla Legge Obiettivo del 2001, l’opera dell’interporto di Termini Imerese era stata approvata dal Cipe nel 2009. La sua realizzazione era già stata affidata nel 2013, tramite un appalto del valore di 75 milioni di euro, a un raggruppamento di imprese guidate da Tecnis, ma l’aggiudicazione era stata revocata nel 2017 per “ripetuti inadempimenti”, con lo stop dell’iter.
“Negli ultimi mesi la Regione ha affrontato la vicenda come mai si era registrato finora, rivolgendosi anche all’autorevole contributo dell’Università di Palermo” ha affermato ora Falcone. “Abbiamo ricevuto lo studio su potenzialità e utilità dell’investimento con una valutazione positiva, dunque possiamo porci l’obiettivo di varare l’appalto per la costruzione dell’infrastruttura, puntando sulla sinergia pubblico-privato”. L’assessore ha anche evidenziato come parallelamente stiano procedendo i lavori per il Polo Intermodale dell’Interporto di Catania, il cui completamento – ha detto – è “imminente”.
Entrambe le strutture ricadono sotto la gestione della società di scopo Società degli Interporti Siciliani Spa, che ha come principale azionista la Regione Siciliana (89,7%).
L’annuncio di Falcone è stato bollato come esempio di falsa promessa da campagna elettorale dal deputato cinquestelle dell’Assemblea regionale siciliana Luigi Sunseri, che ha accusato Falcone di avere definanziato l’opera in passato e non avere “mai aperto alcun dialogo con i soggetti istituzionali coinvolti, primo tra tutti il Comune di Termini Imerese”.
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