“Troppe variabili, il 2022 dei trasporti via mare di container è un’incognita”
Fare previsioni sull’andamento di un settore come quello del trasporto marittimo comprende sempre grandi elementi di incertezza, ma è praticamente un azzardo in un momento storico in cui le variabili in gioco sono tutte caratterizzate da grande imprevedibilità e allo stesso tempo da un potenziale forte impatto. A dirlo è un esperto analista di settore […]
Fare previsioni sull’andamento di un settore come quello del trasporto marittimo comprende sempre grandi elementi di incertezza, ma è praticamente un azzardo in un momento storico in cui le variabili in gioco sono tutte caratterizzate da grande imprevedibilità e allo stesso tempo da un potenziale forte impatto.
A dirlo è un esperto analista di settore quale Lars Jensen, amministratore delegato di Vespucci Maritime, che su Lloyd’s Loading List ha elencato tutti i fattori che a suo dire mettono a rischio ogni possibilità fare previsioni sull’andamento del settore nel 2022.
Il primo è evidentemente l’andamento della pandemia, “imprevedibile in sé” come visto anche con l’emergere della nuova variante Omicron. La seconda ne è diretta conseguenza, e riguarda le risposte dei governi a queste stesse nuove varianti, che (come pure visto) spesso sono estremamente eterogenee tra loro, variando da ‘business as usual’ a lockdown prolungati a seconda dei paesi.
Altri fattori di cui non è possibile prevedere l’evoluzione riguardano più direttamente il sistema dei trasporti. Il primo punto di domanda è relativo alla velocità di risoluzione dei colli di bottiglia che si sono creati lungo le catene logistiche, elemento che a sua volta ha contribuito a rendere ancora più oscura l’altra variabile in gioco, ovvero l’entità reale della domanda di trasporto mondiale. Un problema quasi filosofico, secondo Jensen: “La domanda di trasporto container è sempre stata misurata sulla base della merce effettivamente movimentata”, criterio oggi non più valido dato che le aziende spesso rinunciano a realizzare i loro prodotti finché non hanno la certezza di poterli movimentare. “Quando i colli di bottiglia saranno risolti, la domanda confluirà dentro il sistema ma la sua entità è interamente sconosciuta”.
Ulteriori elementi di incertezza secondo l’analista riguardano infine più direttamene il comportamento dei global carrier, sia rispetto alle politiche di prezzo che questi decideranno di perseguire, sia rispetto al quanto continueranno a fare ricorso ai blank sailing come strumento per tenere alte le rate di nolo.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY