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Le previsioni di Zini (Dhl Global Forwarding Italy) su un ritorno alla normalità nelle spedizioni marittime e aeree merci
Sbilanciamento fra domanda e offerta di trasporto marittimo containerizzato e conseguente rincaro dei noli, nuove soluzioni di trasporto da proporre ai caricatori, carenza di stiva anche per le spedizioni aeree e una situazione che non tenderà a migliorare nel breve termine. Sono questi alcuni dei temi affrontati da Mario Zini, amministratore delegato di Dhl Global […]
Sbilanciamento fra domanda e offerta di trasporto marittimo containerizzato e conseguente rincaro dei noli, nuove soluzioni di trasporto da proporre ai caricatori, carenza di stiva anche per le spedizioni aeree e una situazione che non tenderà a migliorare nel breve termine. Sono questi alcuni dei temi affrontati da Mario Zini, amministratore delegato di Dhl Global Forwarding Italy, in questa intervista rilasciata a SUPPLY CHAIN ITALY nella quale affronta ad ampio raggio i temi della logistica e delle spedizioni merci in Italia.
Dott. Zini parliamo di ‘caro-noli’ per le spedizioni marittime di container: di chi sono le responsabilità?
“Dall’inizio della pandemia la situazione dell’industria logistica – così come quella di molti altri settori – è molto complessa. La questione del caro-noli è solo una delle conseguenze dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo dall’inizio del 2020. In pieno lockdown si è registrata inevitabilmente una contrazione dei volumi del trading internazionale che ha portato conseguentemente le compagnie marittime a rivedere il loro programma di viaggi nonché la quantità di navi da tenere in servizio attivo. Per dare un’idea del primo impatto registrato è sufficiente pensare che nel solo mese di aprile 2020 abbiamo assistito a una contrazione degli spazi disponibili al carico di circa 2,3 milioni di unità paganti dall’inizio della pandemia. Alla ripresa delle attività produttive il mercato cinese è ripartito velocemente creando una situazione di domanda e offerta molto sbilanciata con conseguente incremento dei noli che hanno raggiunto dei livelli mai visti prima.”
In questo scenario Dhl Global Forwarding come si è mossa?
“Per far fronte a questa difficoltà Dhl Global Forwarding ha adottato varie soluzioni per supportare i propri clienti. Ad esempio, la soluzione Shipper Own Container è il servizio attivato per contrastare la carenza di unità di carico sul mercato, consentendo così ai clienti di caricare la propria merce su contenitori forniti da Dhl Global Forwarding. Un’altra soluzione è il servizio ChinaRail: soprattutto per le situazioni d’emergenza, il trasporto dei container su treni blocco da e per la Cina si è rivelato il canale di approvvigionamento più efficace per i momenti critici. A questo scopo, abbiamo prima creato, e poi rafforzato il nostro Competence Center ChinaRail nel nostro ufficio di Genova. Parallelamente, è stata attivata la piattaforma digitale interattiva myDHLi che, migliorando la visibilità e il tracking delle spedizioni in corso, permette ai clienti di intervenire con maggior velocità e prontezza nel caso si presentino eventuali criticità.”
Sul versante delle spedizioni aeree le cose vanno meglio?
“Sul fronte del trasporto aereo la situazione è ugualmente critica. Gli operatori logistici di tutto il mondo si stanno impegnando per fronteggiare la situazione di sbilanciamento tra domanda e offerta. A mettere in forte crisi il trasporto aereo è infatti la forte crescita della domanda (+4% rispetto ai valori del 2019), cui si aggiunge una forte diminuzione degli spazi disponibili al carico (-22% rispetto ai valori del 2019). La forte diminuzione di spazi nasce dalla sensibile riduzione dei voli commerciali di linea a seguito della mancanza di traffico passeggeri e contribuisce in maniera marcata all’incremento tariffario del 77% rispetto ai livelli tariffari del 2019.”
Quali altri fattori sono intervenuti?
“Un altro elemento da considerare è la crescita dell’eCommerce. Il vertiginoso aumento delle vendite online ha messo in forte pressione gli operatori di servizi espressi e che operano con una propria flotta aerea, costringendoli a procurare spazi addizionali assorbendo il 4% della flotta aerea normalmente disponibile per la tradizionale movimentazione delle merci con i servizi consolidati. Per far fronte a questa nuova situazione, Dhl Global Forwarding ha aggiunto 43 voli settimanali intercontinentali tra Europa, Asia e Americhe.”
Crede che queste criticità nella catena logistica delle merci siano destinate a durare a lungo oppure è lecito aspettarsi una correzione al ribasso delle tariffe per i trasporti internazionali (soprattutto via mare)?
“È una situazione che sicuramente non si normalizzerà nel breve periodo. Le stime che via via vengono pubblicate sui trend di mercato suggeriscono che questa situazione possa protrarsi ancora per tutto il primo semestre del 2022. Tutto dipenderà dall’evolversi della situazione pandemica, da quando riprenderanno a pieno regime i voli passeggeri e dalle manovre dei singoli governi. Da parte nostra continueremo a supportare il mercato rendendo disponibili diverse soluzioni ad hoc a partire dall’incremento della disponibilità di equipment per il carico con il servizio Shipper Own Container e con i trasporti via treno.”
Tema reshoring: dal vostro punto di osservazione stanno cambiando i paesi di approvvigionamento rispetto ai trade tradizionali?
“Che la supply chain fosse già in fase di cambiamento lo ha confermato anche il Business Continuity Institute, che riunisce circa 8mila membri di oltre 100 diversi Paesi del mondo. Secondo questi esperti il 57% delle aziende (il 40% è rappresentato da imprese europee) ha intenzione di diversificare i fornitori da cui si approvvigionano. Tradotto significa che c’è la volontà di ridurre la dipendenza dall’Estremo Oriente. Se il 30% degli intervistati ha in programma questo tipo di azione, il 13% ha affermato di voler interrompere il rifornimento dalla Cina. In generale la tendenza è di avvicinare le catene di fornitura e queste decisioni ridisegneranno le catene logistiche.
Finora non abbiamo comunque assistito a una grande spinta orientata al rientro delle produzioni, almeno in Italia. Sappiamo che tante aziende stanno valutando questa strategia. La crisi pandemica ha rimesso in discussione la questione, ma per ora c’è una grande attenzione teorica e non una concreta rimessa in discussione dei modelli di business.”
Se reshoring sarà, un’azienda come Dhl come agirà? Potenziando ad esempio alcune filiali?
“La nostra azienda segue attentamente le evoluzioni del mercato con il primario obiettivo di migliorare la vita ai nostri clienti, semplificandone la catena logistica. Attualmente siamo già presenti su tutti i mercati.”
Dhl Express è già dotata di una propria flotta di aerei (con relativo network) per le spedizioni cargo: il gruppo sta considerando la possibilità di operare direttamente anche come vettore marittimo?
“La nostra azienda opera nell’ambito dei trasporti aerei e marittimi per realizzare il suo percorso di crescita, fornendo ai clienti non solo il puro trasporto ma anche i servizi a questo collegati, che non possono essere erogati dai vettori. Quindi il nostro obiettivo è quello di consolidare la nostra posizione di mercato nell’ambito del freight forwarding e non di diventare un vettore marittimo.”
Quali le prossime novità per Dhl Global Forwarding in Italia?
“La nostra priorità è una logistica a zero emissioni. Negli ultimi anni stiamo investendo tempo e risorse per andare verso una logistica sempre più sostenibile, attraverso la ricerca e lo sviluppo di carburanti sostenibili via mare e via aereo. L’ultimo obiettivo che ci siamo prefissati è quello di coprire il 30% delle spedizioni con carburanti sostenibili entro il 2030. In questa direzione, il gruppo Deutsche Post Dhl ha stanziato 7 miliardi di euro di investimento a sostegno di Zero Emissions – 2050, il progetto che ha come obiettivo ultimo quello di arrivare a ridurre a zero le emissioni entro il 2050.
Sustainable Marine Fuel (Smf) è il nuovo servizio di Dhl Global Forwarding che va proprio in questa direzione: per il trasporto via mare, abbiamo varato il servizio GoGreen Plus sia per le spedizioni marittime consolidate sia per le spedizioni marittime Full Container Load (Fcl) offrendo ai nostri clienti la possibilità di far viaggiare la merce con soluzioni sostenibili.”
Per ciò che riguarda i trasporti via terra?
“In tema di trasporti locali sul territorio italiano, grazie al nostro Inland Competence Center di Genova, abbiamo intenzione di sviluppare la modalità ferroviaria, sostenibile ecologicamente e che permette di compensare la congestione della nostra rete stradale, a beneficio quindi sia dell’ambiente, sia del servizio reso ai nostri clienti. Ci stiamo muovendo per offrire questa possibilità anche per il trasporto aereo: attualmente è in fase di testing interno, ma siamo fiduciosi di poterlo introdurre a breve.
Parallelamente, continuiamo a sviluppare la nostra piattaforma integrata myDHLi, l’interfaccia pensata e ideata per i nostri clienti che consente di avere a portata di mano tutte le informazioni rilevanti sulle spedizioni in corso.
Il sistema oltre che fornire dei dati sul posizionamento delle spedizioni da origine a destino permette di visualizzare dei dati analitici per periodo, per tratta e per prodotto di tutte le spedizioni movimentate con Dhl Global Forwarding. È anche possibile elaborare, personalizzandoli secondo necessità, dei report storici del business.”
Nicola Capuzzo