Sostenibilità ambientale: i nuovi progetti di distribuzione di Fercam, Geodis, Italtrans e Poste italiane
Milano – Quello della sostenibilità è stato uno dei due temi chiave – l’altro era quello della digitalizzazione – su cui si è imperniata la giornata di presentazione della ricerca 2020 dell’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano. Oltre che nei suoi aspetti sociali, la materia è stata ampiamente trattata nei suoi risvolti ambientali, con […]
Milano – Quello della sostenibilità è stato uno dei due temi chiave – l’altro era quello della digitalizzazione – su cui si è imperniata la giornata di presentazione della ricerca 2020 dell’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano.
Oltre che nei suoi aspetti sociali, la materia è stata ampiamente trattata nei suoi risvolti ambientali, con un focus particolare sulle tecnologie utilizzate per ridurre l’impronta dei mezzi di trasporto.
L’interesse delle aziende per le alimentazioni alternative, ha evidenziato Marco Melacini, direttore scientifico dell’osservatorio, si sta concentrando in particolare sulla scelta di mezzi a Cng (anche di origine bio) o elettrici di tipo Bev (Battery Electric Vehice) per la distribuzione locale, ormai anche con flotte di grandezza “significativa e non solo simbolica”. Per le lunghe distanze si propende perlopiù per il Gnl e per i biocombustibili.
Ad avere investito sul gas naturale liquefatto è stata tra gli altri Italtrans che, come spiegato dal direttore della divisione trasporti Riccardo Stabellini, ha un 15% di mezzi di questo tipo impiegati sulle lunghe distanze, una scelta che però ultimamente sta generando un po’ di preoccupazione. “Il break even si raggiunge a un certo livello di percorrenza ma ora, con il prezzo del gas, alto siamo un po’ in difficoltà”, ha ammesso. In linea con quanto evidenziato ancora da Melacini, Stabellini ha parlato del fatto che gli efficientamenti nel trasporto compiuti dagli operatori speso però non coinvolgono l’intera filiera: “Dai magazzini al cliente è più facile, dall’industria ai magazzini meno”. Il manager ha poi però anche evidenziato come per un’azienda quale ItalTrans, ovvero specializzata nell’autotrasporto, l’elemento più critico ora sia quello della carenza di autisti: “Ora per distribuire le stesse quantità di qualche anni fa servono più uomini e più mezzi”.
Nel corso della sessione altri operatori hanno presentato le iniziative avviate in questo ambito. Fercam, ha spiegato il Regional Manager Dino Menichetti, sta sperimentando alcune soluzioni per migliorare l’efficienza operativa delle consegne riducendo il numero soste. Più nel dettaglio la società sta puntando a ‘disaccoppiare’ la consegna “di ultimo metro” da quella precedente. In sostanza, il recapito della merce da strada alla abitazione del cliente e le altre attività extra connesse (come le installazioni) vengono effettuate da un team separato che si sposta su cargo-bike. Tra le iniziative il manager ha citato anche la sperimentazione di mezzi a metano e a Cng, che Fercam sta effettuando a Roma, così come quello di mezzi a idrogeno, che sta studiando con il Cnr di Messina e con un produttore. Con lo stesso Cnr la società sta inoltre lavorando a un progetto per il fine vita dei mezzi (fase spesso tralasciata ma dall’impatto significativo), o meglio per il retrofit di mezzi a diesel con l’inserimento di un power train a zero emissioni. Un tipo di trasformazione però “dal grosso impatto economico”, che secondo Menichetti meriterebbe un sostegno pubblico “come quello offerto del governo tedesco, che permette di detrarre fino all’80% dei costi della conversione”.
Per Geodis Mario Arcamone, responsabile del Business Development, ha illustrato due progetti sviluppati con aziende clienti. Il primo non ha riguardato la fase del trasporto ma quella della gestione di un magazzino, in particolare dedicato all’e-commerce. Per il committente, “un player del settore elettronica”, la società ha installato un “sorter dotato di un generatore di potenza magnetica lineare, che porta a ridurre consumo di elettricità del 70%”, un impianto che sul lungo periodo porterà anche a una diminuzione dei costi per l’energia. Il secondo esempio portato da Geodis è stato invece definito di eco-design, che ha puntato alla stima della carbon footprint di ogni intero processo logistico, “dalla partenza alla chiusura del sito o del contratto”.
Il tema della distribuzione locale è tornato poi nuovamente nell’intervento di Massimiliano De Masi, responsabile Innovazione modelli di funzionamento di Poste Italiane, che ha parlato in particolare degli efficientamenti che il gruppo ha avviato sulla sua flotta (in totale 27mila mezzi), inseriti comunque in un piano più ampio che dovrà portare PI alla carbon neutrality entro il 2030. Nel dettaglio il programma, ha evidenziato De Masi, ha previsto nel 2021 l’avvio di consegne con flotta a zero emissione in due città; entro il 2024 il piano si estenderà a 35 città e ad altri 800 comuni di dimensioni più piccole.
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