Conserve Italia è arrivata a gestire via treno il 22% delle proprie spedizioni
Nel 2020 Conserve Italia – cooperativa cui fanno capo tra gli altri i marchi Cirio, Valfrutta, Yoga, Derby Blue e Jolly Colombani – è arrivata a movimentare via treno il 22,2% delle sue spedizioni (contro il 19,4% del 2019 e l’8% del 2010). Perché questa crescita possa proseguire, sono necessari però investimenti infrastrutturali e soprattutto […]
Nel 2020 Conserve Italia – cooperativa cui fanno capo tra gli altri i marchi Cirio, Valfrutta, Yoga, Derby Blue e Jolly Colombani – è arrivata a movimentare via treno il 22,2% delle sue spedizioni (contro il 19,4% del 2019 e l’8% del 2010). Perché questa crescita possa proseguire, sono necessari però investimenti infrastrutturali e soprattutto incentivi agli operatori.
La considerazione è emersa a margine della presentazione dell’ultimo report di sostenibilità della realtà bolognese, che insieme al partner Mercitalia Logistics ha spiegato di aver distribuito lo scorso anno 629mila tonnellate di prodotti all’Italia e all’estero, delle quali appunto circa il 22% (135.868 circa) tramite intermodalità ferroviaria. Di questa quota, la maggior parte (114.482 tonnellate) è stata spostata in Italia, principalmente verso le regioni del Sud, grazie a cinque relazioni ferroviarie settimanali che partono dall’interporto di Bologna, dove le merci vengono precedentemente aggregate in un deposito gestito dalla stessa Mercitalia. Le merci, spiega una nota dei due partner, “una volta arrivate presso i nodi di smistamento” proseguono “su tre relazioni ferroviarie con partenze giornaliere, con cinque destinazioni finali” e completano quindi il loro viaggio su gomma.
Come visto il trasporto ferroviario vale quindi oggi per Conserve Italia quote importanti, superiori non solo alla media nazionale (circa il 13% del totale) ma anche a quella europea (intorno al 19-20%). Perché si possa portare queste ‘fette’ al 30% entro il 2030, sono però necessari investimenti per il potenziamento infrastrutturale, nonché “misure a sostegno sia degli operatori ferroviari e logistici che dei committenti dei trasporti, per incoraggiarli e supportarli ad utilizzare maggiormente il treno per trasportare le proprie merci”. L’auspicio è stato condiviso dai vertivi di Mercitalia Logistics e di Conserve Italia, che hanno chiesto di utilizzare in particolare a questo scopo le risorse del Pnrr.
“Saremmo ben felici di affidare al nostro partner molte più tonnellate di quelle che oggi consegniamo via treno – ha commentato il presidente di Conserve Italia, Maurizio Gardini. “Il problema è che l’attuale sistema ferroviario non è in grado di movimentare più merci. Vorremmo puntare a crescere, ma non dipende da noi e nemmeno esclusivamente dai nostri partner: ci sono limiti strutturali, pochi treni e una ridotta capacità ferroviaria, specie in alcune rotte del Sud Italia”.
Parole condivise da Marco Gosso, amministratore delegato e direttore generale di Mercitalia Logistics, che ha evidenziato come per raggiungere tale obiettivo “saranno anche necessarie nuove regole e incentivi che convincano i diversi attori economici a perseguire uno sviluppo economico che sia anche climaticamente compatibile”.
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