Export di tessile, moda e accessori a +26,2% (sul 2020) nei primi 8 mesi dell’anno
Le esportazioni delle aziende italiane dei segmenti tessile, moda e accessorio (Tma) nei primi otto mesi dell’anno hanno registrato un rimbalzo del 26,2% sul medesimo periodo del 2020, arrivando a circa 42,7 miliardi di euro. Tuttavia il confronto con il 2019 rimanda ancora un gap del 5,1% (-2,3 miliardi circa). I dati emergono dalla Settima […]
Le esportazioni delle aziende italiane dei segmenti tessile, moda e accessorio (Tma) nei primi otto mesi dell’anno hanno registrato un rimbalzo del 26,2% sul medesimo periodo del 2020, arrivando a circa 42,7 miliardi di euro. Tuttavia il confronto con il 2019 rimanda ancora un gap del 5,1% (-2,3 miliardi circa).
I dati emergono dalla Settima Indagine relativa all’impatto del Covid-19 sulle imprese del settore realizzata di Confindustria Moda, che evidenzia anche come nel trimestre il fatturato delle aziende rappresentate abbia registrato una crescita complessiva del 18,1% sul corrispondente periodo del 2020. In aumento del 21,3% invece gli ordini.
Per l’intero 2021 la stima è di un recupero medio annuo del 20,6%, quindi con vendite complessive che dovrebbero riportarsi a 90,4 miliardi di euro. Un recupero che dovrebbe portare il gap con il 2019 a circa il -8%.
“Il percorso per il rilancio dell’industria Tma Made in Italy – ha commentato Cirillo Marcolin, presidente di Confindustria Moda – presenta già nuovi ostacoli a partire dal forte aumento dei costi di materie prime ed energia. Anche il virus non è sconfitto del tutto e timori su possibili nuove restrizioni al turismo rappresentando un’ulteriore minaccia per la ripresa”.
Secondo i dati della ricerca, il 70% delle aziende interpellate ha detto di avere riscontrato un ulteriore aumento dei prezzi delle materie prime nel terzo trimestre rispetto ai mesi precedenti e l’87% del panel che il rialzo impatterà sulla ripresa. Poco meno (pari al 78%) gli operatori preoccupati per le ripercussioni che si avranno dagli aumenti dei costi dell’energia.
“Durante la pandemia – ha aggiunto Marcolin – si è registrato un calo sostanzioso del fatturato, sceso di quasi 25 miliardi, oltre il 23%. Riteniamo che si possa concludere il 2021 con un recupero di 15 miliardi, ma non sono ancora recuperati i dati pre Covid, con una flessione dell’8%. È indubbio che un’inversione di tendenza c’è stata e importante, ma la situazione è a macchia di leopardo, con alcune imprese con un grosso recupero e altre, soprattutto le Pmi, che soffrono. Dovremo aspettare il 2022 per vedere di recuperare il terreno perduto sul 2019”.
Guardando ai primi 9 mesi del 2021, Confindustria Moda rileva un recupero del fatturato rispetto al 2020 attorno al +23%, con un divario però ancora superiore al 10% rispetto ai livelli pre-Covid. Il 39% delle aziende afferma di aver assistito a una crescita del fatturato rispetto al periodo pandemico, l’8% dice di essere sui livelli di allora e il 53% non ha ancora ripianato il divario.
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