Logistica sempre più appealing: Ceva rileva un pezzo di Ingram, alleanza tra big anche in Cina
A pochi giorni dall’annuncio dell’acquisizione della casa di spedizioni Bdp International da parte del gruppo terminalistico Psa altre due operazioni che in questo caso hanno come protagonisti alcuni dei principali global carrier mondiali sono venute alla luce. Quest’oggi è stato il gruppo francese Cma Cgm a svelare di avere acquisito la maggior parte delle attività […]
A pochi giorni dall’annuncio dell’acquisizione della casa di spedizioni Bdp International da parte del gruppo terminalistico Psa altre due operazioni che in questo caso hanno come protagonisti alcuni dei principali global carrier mondiali sono venute alla luce.
Quest’oggi è stato il gruppo francese Cma Cgm a svelare di avere acquisito la maggior parte delle attività dell’area Commerce & Lifecycle Services della statunitense Ingram Micro, per un importo pari a 3 miliardi di dollari. I business rilevati, che riguardano in particolare servizi di contract logistics per l’e-commerce e la multicanalità, genereranno nel 2021 ricavi per 1,7 miliardi, e andranno a integrarsi con le attività della sua controllata Ceva Logistics. Al completamento dell’operazione (attesa entro il primo semestre del 2022 e soggetta al via libera delle authority competenti) questa diventerà così il quarto operatore al mondo della logistica conto terzi, con circa 90.000 dipendenti in 1.100 siti in 160 paesi. Nell’operazione, finanziata da Cma Cgm con risorse proprie, sono incluse la piattaforma Shipwire e il business di Ingram Micro Cls in Nord America, Europa, America Latina e Asia Pacifica, per un totale di 59 magazzini e 11.500 addetti. In particolare Cls porterà in dote a Ceva competenze nel segmento e-commerce, in particolare nei mercati tecnologia, retail e fashion, e in attività come reverse logistics e consegne same-day.
Un’altra operazione di portata globale è stata inoltre annunciata nei giorni scorsi in Cina, con il lancio di China Logistics Group, nuova entità sotto il controllo statale nata dalla fusione di alcuni ‘campioni nazionali’ del settore, tramite la quale Pechino si propone di ‘mettere in sicurezza’ le supply chain del paese.
I protagonisti nel dettaglio sono China Railway Materials e quattro controllate di China Chengtong Holdings Group, ovvero China Material Storage and Transport Co, CTS International Logistics Corp, China Logistics Co e China Packaging Corp. Il controllo della società è della agenzia statale Assets Supervision and Administration Commission (Sasac) nonché della stessa China Chengtong, ma tra i soci di minoranza sono presenti anche China Eastern Airlines (col 10%), Cosco Shipping (col 7,3%) e China Merchants Group (col 4,9%).
La nuova realtà, che si propone come organizzatore globale della supply chain, è nata – spiega la testata cinese Global Times – dalla combinazione degli asset logistici di “quattro realtà” che operano “oltre 3 milioni di veicoli”, sono “attive in 30 province cinesi” (nonché “nei cinque continenti”), controllano “120 linee ferroviarie” e stanno sviluppando 42 magazzini.
Uno degli obiettivi dell’operazione – ha spiegato alla testata Li Hongchang, vicedirettore del centro di ricerca sull’economia dei trasporti cinese – sarà lo sviluppo dell’intermodalità mare-ferro, nella quale, ha aggiunto, le aziende ‘di Stato’ cinesi contano una quota di mercato pari solo al 2,5% globale.
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