Ruggerone (Assologistica): “Introdurre nella logistica italiana il meccanismo dei certificati verdi”
Creare un meccanismo premiante per effetto del quale chi offre servizi di logistica a ridotto impatto ambientale possa ottenere dei benefici rispetto a chi invece è meno eco-friendly. È questa l’idea che Umberto Ruggerone, presidente di Assologistica, intende lanciare nel prossimo futuro e di cui si parlerà anche all’evento ‘Il Logistico dell’Anno’ in programma domani, […]
Creare un meccanismo premiante per effetto del quale chi offre servizi di logistica a ridotto impatto ambientale possa ottenere dei benefici rispetto a chi invece è meno eco-friendly. È questa l’idea che Umberto Ruggerone, presidente di Assologistica, intende lanciare nel prossimo futuro e di cui si parlerà anche all’evento ‘Il Logistico dell’Anno’ in programma domani, 16 dicembre, a Milano.
A SUPPLY CHAIN ITALY il vertice dell’associazione che rappresenta gli interessi di imprese di logistica, dei magazzini generali e frigoriferi, dei terminalisti portuali, interportuali e aeroportuali, racconta la sua idea di riforma del settore e il cui risultato ultimo potrebbe essere l’applicazione del meccanismo dei certificati verdi anche alla distribuzione delle merci. “Il mio sogno è quello di vedere imprese che svolgono servizi di trasporto intermodale poter vendere ad altri soggetti ‘cedole verdi’ ” spiega Ruggerone che nel corso del 2022 intende lavorare a una proposta di legge proprio su questo tema. “Bisogna rendere anche economicamente vantaggioso quello che oggi non lo è; non emettere CO2 deve avere un valore anche economico oltre che etico”.
Idealmente, dunque, chi opera nel trasporto su strada impiegando mezzi inquinanti per poter svolgere la propria attività dovrebbe acquistare dei diritti a rilasciare emissioni da chi invece opera in maniera green. Il tutto ovviamente a fronte di apposite certificazioni ottenute. A vendere queste cedole verdi potrebbero essere non solo le aziende che svolgono trasporto intermodale: “Penso ad esempio anche all’operatori logistico 3PL che offre servizi di logistica in un magazzino carbon-neutral o carbon-positive: dovrebbe esistere un meccanismo premiante per l’operatore ma anche un vantaggio per la committenza che sceglie di lavorare con un soggetto di questo tipo” aggiunge Ruggerone.
Quello che potrebbe generarsi, secondo il presidente di Assologistica, è un circolo virtuoso dove a sua volta “potrebbe essere coinvolto anche un dealer energetico che, attraverso pannelli fotovoltaici installati sul tetto del magazzino, consente la ricarica dei mezzi elettrici per la distribuzione a zero emissioni o addirittura quella stessa struttura potrebbe generare e cedere l’energia in eccesso al comune nel quale sorge. Potrebbe essere un’idea innovativa rispetto invece a limitarsi a realizzare il solito parco giochi delle vicinanze come opera compensativa”.
Nicola Capuzzo
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY