Legge di Bilancio, salta il voucher per le patenti dei giovani autisti
Ieri in tarda serata è arrivato nell’aula del Senato (che ha approvato con voto di fiducia) il maxiemendamento del Governo alla Legge di Bilancio, che sostanzialmente ‘ripulisce’ il testo proposto dalla Commissione Bilancio, riscrivendolo per intero. Stando alla bozza ufficiosa in circolazione (l’emendamento ufficiale non è ancora stato pubblicato), in materia logistico-trasportistica c’è solo una […]
Ieri in tarda serata è arrivato nell’aula del Senato (che ha approvato con voto di fiducia) il maxiemendamento del Governo alla Legge di Bilancio, che sostanzialmente ‘ripulisce’ il testo proposto dalla Commissione Bilancio, riscrivendolo per intero.
Stando alla bozza ufficiosa in circolazione (l’emendamento ufficiale non è ancora stato pubblicato), in materia logistico-trasportistica c’è solo una variazione rispetto al penultimo step, ma di grande rilievo. È infatti sparito dal testo (che, destinato alla Camera, difficilmente potrà essere oggetto di revisioni) l’articolo che stanziava 24 milioni di euro (4 nel 2022 e 5 l’anno fino al 2026) per la “concessione, fino ad esaurimento delle risorse, in favore dei cittadini di età compresa fra i diciotto e i trentacinque anni, di un ‘voucher patente autotrasporto’, pari all’80 per cento della spesa sostenuta e, comunque, in misura non superiore a euro 2.500, a partire dal 1° aprile 2022 e fino al 31 dicembre 2026, per il conseguimento della patente e delle abilitazioni professionali per la guida dei veicoli destinati all’esercizio dell’attività di autotrasporto di persone e di merci”.
La misura era stata salutata con grande favore dalle associazioni di categoria, che da mesi lamentano una penuria di lavoratori e sperano di aumentare l’appeal del mestiere senza intervenire sulle retribuzioni ma solo grazie ad un aiuto pubblico nell’abbattimento dei costi all’ingresso. L’occasione, però, non arriverà con la Legge di Bilancio 2022.
Per il resto, come detto, confermate le misure riguardanti le agenzie del lavoro portuale di Cagliari, Taranto e Gioia Tauro, il supporto all’Autorità di Sistema Portuale di Civitavecchia, il fondo da 1 milione di euro per la navalmeccanica, l’intervento sul centro smistamento merci ferroviario di Alessandria e l’istituzione di un assai ricco (2 miliardi di euro dal 2023 al 2034) ma assai generico “Fondo per la strategia di mobilità sostenibile” di risorse in capo al Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili, che col Ministero dell’Economia, dovrà ripartire tali risorse, destinate anche “allo sviluppo del trasporto merci intermodale su ferro, all’adozione di carburanti alternativi per l’alimentazione di navi ed aerei e al rinnovo dei mezzi adibiti all’autotrasporto”.
A.M.