Nasce in seno al Ministero della Cultura il Tavolo permanente per la logistica dell’arte
È prevista già per il prossimo 13 gennaio la prima riunione del Tavolo permanente per la circolazione delle opere d’arte in seno al Ministero della Cultura del Governo italiano. Il nuovo soggetto, istituito per decreto ministeriale all’inizio dello scorso dicembre, vedrà la partecipazione di diversi rappresentanti tra cui vari dirigenti dello stesso dicastero, esperti e […]
È prevista già per il prossimo 13 gennaio la prima riunione del Tavolo permanente per la circolazione delle opere d’arte in seno al Ministero della Cultura del Governo italiano. Il nuovo soggetto, istituito per decreto ministeriale all’inizio dello scorso dicembre, vedrà la partecipazione di diversi rappresentanti tra cui vari dirigenti dello stesso dicastero, esperti e presidenti di associazioni del settore.
Tra queste va annoverata anche Logistica Arte, il recente – è nato nel 2020 – raggruppamento presieduto da Alvise di Canossa sorto all’interno di Assologistica per riunire le imprese specializzate in questa nicchia d’attività, ovvero che generano almeno il 50% del proprio fatturato alla logistica delle opere d’arte.
“I temi che sottoporremo in via prioritaria all’attenzione del tavolo – spiega a SUPPLY CHAIN ITALY Riccardo Fuochi, vicepresidente di Logistica Arte (nonché di Assologistica) – riguardano tutti la semplificazione normativa in relazione alla possibilità di far circolare le opere all’estero”. Tra questi, in cima l’associazione colloca “l’uniformazione delle procedure degli uffici dei Beni Culturali delle diverse città” così come quello dei “limiti posti all’export delle opere, in particolare rispetto al loro valore, con una soglia a nostro avviso troppo bassa rispetto a quelle applicate ad esempio da Francia o Regno Unito”. Un’altra istanza riguarda invece le importazioni in Italia e la possibilità di abbassare l’Iva per l’acquisto di opere dall’attuale 10% ad esempio al 5%, come in Francia.
Misure che potrebbero favorire le attività di un segmento di attività su cui l’emergenza sanitaria, con le restrizioni e chiusure imposte anche a musei e gallerie, si è abbattuta in modo pesante, portando nel 2021 – spiega il vicepresidente di Logistica Arte – a un calo del fatturato di circa il 60% sul 2019. “Le movimentazioni di privati hanno tenuto meglio, ma bisogna considerare che una parte di queste è comunque legata alla partecipazione di opere a mostre ed esposizioni pubbliche, cosa i proprietari perseguono anche per far crescere visibilità e quotazioni”.
“Va detto tuttavia che lo Stato ha riconosciuto dei ristori adeguati agli operatori del settore, (che sono stati considerati all’interno del Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali istituito dal decreto legge n. 34 del 2020, ndr)” prosegue Fuochi, per il quale questo risultato è frutto anche dell’attività svolta da Logistica Arte. “Più in generale l’obiettivo dell’associazione è quello di elevare il livello di professionalità e qualità dei servizi offerti in Italia per la movimentazione delle opere d’arte, che non possono essere scelti solo sulla base di fattori di costo”. Una considerazione che, secondo il vicepresidente di Logistica Arte e Assologistica dovrebbe guidare anche l’approntamento delle gare da parte degli enti pubblici, che non dovrebbero seguire logiche puramente di prezzo che rischiano di non consentire agli operatori specializzati di parteciparvi.
F.M.
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