Logistica healthcare: nel 2021 spedizioni stabili (ma aumentano quelle ‘fredde’)
Il secondo anno dell’era pandemica si è chiuso per la logistica healthcare italiana con spedizioni stabili in numero (-0,3% sul 2020), ma in calo per numero di colli gestititi (-6%) e per peso complessivo (-2,2%). Lo rivela la consueta ricerca realizzata dall’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano, in collaborazione con Consorzio Dafne, presentata quest’oggi […]
Il secondo anno dell’era pandemica si è chiuso per la logistica healthcare italiana con spedizioni stabili in numero (-0,3% sul 2020), ma in calo per numero di colli gestititi (-6%) e per peso complessivo (-2,2%).
Lo rivela la consueta ricerca realizzata dall’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano, in collaborazione con Consorzio Dafne, presentata quest’oggi e quest’anno intitolata “Logistica healthcare: asset strategico per il paese”.
Ad andare controtendenza secondo l’indagine sono, come già nel 2020, le movimentazioni ‘fredde’, grazie al contributo in questo senso dato dal trasporto dei vaccini anti-Covid19. Nel 2021 sono infatti cresciute tra il 2% e il 3% le movimentazioni a temperature sottozero e di una quota tra il 14% e il 15% quelle del range +2-+8°. Tra i prodotti a temperatura controllata resta maggioritaria, sebbene in calo, la quota di quelli della fascia ancora superiore (+9-+25°), che lo scorso anno ha rappresentato il 78% del totale (in flessione di 9 punti percentuali dall’87% del 2018).
I flussi che arrivano direttamente nelle farmacie dai magazzini dei depositari sono il 24% del totale e la nascita negli ultimi due anni del mercato della consegna a domicilio di farmaci ha portato il segmento dell’ultimo miglio a rappresentare il 2% del totale (dall’1% di un anno prima).
La maggior parte dei flussi. mostra lo studio, proviene sempre da Lombardia (71%) e Lazio (15%), regioni che sono anche le prime destinazioni dei prodotti, seguite da Campania e Toscana, in linea con la distribuzione della popolazione sul territorio.
Nel comparto del farmaco, secondo l’indagine, quasi tutte le attività di trasporto e oltre il 90% di quelle di gestione del magazzino sono terziarizzate e in particolare l’83% delle aziende si affida a un solo fornitore per l’intero processo.
Lo studio ha mostrato anche una tendenza alla razionalizzazione delle consegne a farmacie e parafarmacie, dato che il volume delle spedizioni ha registrato nel 2021 un aumento del 28,3% a fronte però di una crescita molto più contenuta (+4,4%, contro il -18% di un anno prima) del numero delle spedizioni dei distributori intermedi (poco sopra i 21 milioni, ancora ben al di sotto dei 25 milioni del 2019). Queste tendenze hanno fatto sì che il numero di confezioni per spedizione sia aumentato di circa il +18,6% nel 2021 rispetto al 2020. Secondo l’analisi, questi fenomeni evidenziano il ruolo (positivo) giocato dai distributori intermedi come ‘demoltiplicatori’ di complessità’.
“Riduzione della densità di valore per alcuni prodotti, cambiamenti di assortimento delle farmacie e dei mix di canale” – ha commentato Damiano Frosi, Direttore dell’Osservatorio Contract Logistics – sono tre delle tendenze osservate nel sistema logistico healthcare, che si conferma “asse strategico per il paese”. Secondo l’analista se i dati 2021 fossero confermati nei prossimi anni, questo indicherebbe una tendenza verso l’ottimizzazione delle consegne dal carattere maggiormente strutturale. “L’accorpamento delle consegne, senza impattare sulla continuità né sul livello di servizio al cittadino potrebbe rappresentare un’importante svolta in termini di sostenibilità ambientale, economica, ma anche sociale”.
Particolare attenzione è stata dedicata dal convegno anche alla logistica ospedaliera, caratterizzata secondo Maria Pavesi, ricercatrice dell’Osservatorio – da un “elevato grado di complessità generata da diversi fattori, tra cui l’ampiezza e l’eterogeneità della gamma di referenze gestite (non solo farmaci)”. Questo ambito di attività presenta pertanto “opportunità di miglioramento in termini di efficienza” che possono essere offerte da innovazione tecnologica e digitale.