Orogel: “Con questi costi resisteremo solo pochi mesi, ma nella logistica qualcuno fa extraprofitti”
All’elenco di aziende che stanno invocando un sostegno da parte del governo per fronteggiare gli aumenti ormai insostenibili dei costi di logistica ed energia va ad aggiungersi anche Orogel. Il consorzio, primo produttore in Italia di surgelati, per voce del suo amministratore delegato Giancarlo Foschi, è arrivato a paventare dalle pagine del Corriere di poter […]
All’elenco di aziende che stanno invocando un sostegno da parte del governo per fronteggiare gli aumenti ormai insostenibili dei costi di logistica ed energia va ad aggiungersi anche Orogel. Il consorzio, primo produttore in Italia di surgelati, per voce del suo amministratore delegato Giancarlo Foschi, è arrivato a paventare dalle pagine del Corriere di poter reggere al massimo per pochi mesi se la situazione attuale dovesse protrarsi.
Il vertice di Orogel ha puntato il dito sia contro l’aumento del prezzo dell’energia “passato da 50-55 euro al megawatt ai 220 di oggi”, sia contro quello della logistica, che insieme a suo dire hanno portato a un aumento dei costi complessivi del 20%.
Rispetto agli aumenti nei trasporti, Foschi ha anche però lanciato una accusa al settore, nel quale secondo lui se è vero che da un lato “la pandemia ha scardinato tutti gli equilibri” e “molti container girano ancora a vuoto”, dall’alto “l’impressione è che ci sia qualcuno che specula per fare extraprofitti anche al prezzo di mettere in ginocchio intere filiere e i consumatori finali”.
Se per il gas la soluzione auspicata, in attesa di un incremento della produzione nazionale, è quella di un intervento del governo per calmierare i prezzi, per le altre attività l’auspicio di Foschi è che i fornitori – da chi si occupa di imballaggi alla grande distribuzione – decidano di ridurre i propri margini, come fatto dalla stessa Orogel, per contenere gli aumenti dei prezzi finali.
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