Il Decreto contiene inoltre, come preannunciato, varie misure in supporto dell’autotrasporto tra cui l’istituzione del Fondo per il sostegno del settore, per mitigare gli effetti economici derivanti dagli aumenti eccezionali dei prezzi dei carburanti con una dotazione di circa 500 milioni di euro per l’anno 2022 e la riduzione delle accise sul gasolio per autotrazione.
Deciso inoltre lo stanziamento aggiuntivo di 15 milioni di euro per l’anno 2022 al Comitato Centrale per l’Albo degli Autotrasportatori che provvede, tra l’altro, a erogare alle imprese le risorse a titolo di riduzione compensata dei pedaggi autostradali e di ulteriori 5 milioni per la riduzione forfetaria delle spese non documentate.
Inoltre viene inserita nei contratti di trasporto la clausola di adeguamento del corrispettivo per tenere conto dell’aumento dei prezzi del carburante. In particolare, nei contratti stipulati in forma scritta, deve essere prevista la clausola di adeguamento del corrispettivo qualora il prezzo del carburante registri una variazione di almeno il 2% del valore preso a riferimento al momento della stipula del contratto o dell’ultimo adeguamento effettuato. Per i contratti di trasporto merci conclusi in forma non scritta si prevede che il corrispettivo venga determinato in base ai valori indicativi dei costi di esercizio dell’impresa di autotrasporto pubblicati e aggiornati periodicamente dal Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili.
Nuovi fondi sono previsti anche per gli incentivi all’intermodalità Marebonus e Ferrobonus per complessivi 38,5 milioni di euro in aggiunta alle risorse già previste.
Infine è stato deciso l’esonero per l’anno 2022, per le imprese di trasporto merci per conto terzi, dal versamento del contributo all’Autorità di Regolazione dei Trasporti. La misura comporta per il settore un risparmio complessivo di circa 1,4 milioni di euro e ne beneficeranno circa 3.114 imprese di autotrasporto merci.
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