Testato con successo (anche da Iveco) il platooning multi-brand
Un convegno che si è svolto lo scorso 17 marzo a Bruxelles ha sancito la chiusura del progetto Ensemble, cofinanziato dalla Unione Europea per sviluppare e testare il platooning multi-brand, ovvero la guida coordinata in convoglio di veicoli pesanti realizzati da diverse case produttrici con una tecnologia comune. Tra i partecipanti all’iniziativa, avviata nel 2018 […]
Un convegno che si è svolto lo scorso 17 marzo a Bruxelles ha sancito la chiusura del progetto Ensemble, cofinanziato dalla Unione Europea per sviluppare e testare il platooning multi-brand, ovvero la guida coordinata in convoglio di veicoli pesanti realizzati da diverse case produttrici con una tecnologia comune.
Tra i partecipanti all’iniziativa, avviata nel 2018 e sviluppatasi nell’arco di 46 mesi, i principali sei produttori europei di camion, tra cui Iveco.
Secondo il produttore italiano l’esperienza – che ha previsto anche un test in condizioni di traffico reale, che si è svolto lo scorso 23 settembre in Spagna, nella zona di Barcellona con sette camion preparati dai produttori partecipanti al progetto – è stata un successo. Ensemble, spiega l’azienda, ha permesso inoltre di definire due funzioni di questa modalità di guida: Platooning as Support Function (Psf), basato su una tecnologia testata e in grado di gestire tutte le situazioni in una condizione di traffico esistente, e Platooning as Autonomous Function (Paf), step intermedio nel percorso verso un camion completamente autonomo, al momento delineato solo in termini teorici.
“La proficua collaborazione tra i principali produttori di veicoli, fornitori, centri di ricerca e università in Europa ci ha consentito di dimostrare che il platooning multi-brand può funzionare in condizioni reali” ha commentato Valerio Liga, Advanced Engineering Ccam Project Manager di Iveco. Per Liga “tuttavia, il potenziale totale del platooning potrà essere raggiunto solo quando non sarà più necessario l’autista umano al volante dei camion che seguono (o quando le loro ore di servizio potranno essere estese) e la tecnologia sarà ulteriormente sviluppata per consentire distanze più brevi tra i veicoli”. Questo potrà offrire un’aerodinamica migliore, minori consumi di carburante e una maggiore densità di veicoli nella corsia dei camion.
Infine, se anche “la funzionalità del platooning non avrà un futuro di per sé”, secondo il manager “gli studi che abbiamo condotto e le tecnologie sviluppate grazie a questo progetto saranno utili per favorire lo sviluppo della guida connessa e autonoma in Europa negli anni a venire”.