Cala il costo delle spedizioni container via mare tra Cina e Italia (-3%)
Le previsioni di diversi osservatori, secondo le quali la guerra in Ucraina susciterà un probabile un rialzo dei noli delle spedizioni marittime via container tra Asia ed Europa, finora non si sono avverate. Accelerando una debole tendenza in corso da alcune settimane, la loro quotazione sta ora attraversando una diminuzione più marcata, in linea con […]
Le previsioni di diversi osservatori, secondo le quali la guerra in Ucraina susciterà un probabile un rialzo dei noli delle spedizioni marittime via container tra Asia ed Europa, finora non si sono avverate.
Accelerando una debole tendenza in corso da alcune settimane, la loro quotazione sta ora attraversando una diminuzione più marcata, in linea con il trend globale. Secondo le ultime rilevazioni di Drewry, nel dettaglio, le tariffe per l’invio di container da 40′ da Shanghai verso Genova sono calate negli ultimi 7 giorni del 3%, attestandosi ora su una media di 12.201 dollari. Più forte ancora il calo dei trasporti in direzione del Nord Europa: il costo per l’invio di un box da Shanghai a Rotterdam è infatti ora pari a 11.192 dollari, l’8% in meno rispetto alla settimana precedente. Una flessione, di minor intensità, si riscontra inoltre sulle tratte Shanghai – Los Angeles (-2%, 9.926 dollari) e Rotterdam – Shanghai (-2%, 1.490 dollari), mentre risultano stabili le Los Angeles – Shanghai, Shanghai – New York, New York – Rotterdam e in aumento invece i costi delle spedizioni da Rotterdam verso Shanghai (+5%, 6.793 dollari).
Nel complesso questi diversi andamenti si sono tradotti in un calo dell’indice composito elaborato dalla società di analisi, che ora rimanda un -4% con valori medi pari a 8.470 dollari.
Nei giorni scorsi diversi osservatori – quali Container xChange o l’agenzia Unctad delle Nazioni Unite – come accennato sopra hanno detto di aspettarsi un rialzo dei noli del trasporto via mare di container come effetto della guerra, in particolare come conseguenza del riversarsi sul trasporto via mare di traffici che in precedenza viaggiavano via terra e via aria, così come per via di un atteso rincaro del bunker navale. Al momento queste previsioni non trovano riscontro nelle rilevazioni degli analisti ma naturalmente non è detto che così sarà anche nelle prossime settimane.