La logistica di Adidas pronta a lasciare Piacenza per Mantova
Le attività logistiche di Adidas in Italia si sposteranno entro un paio d’anni da Piacenza – dove sono ora gestite da DiFarCo, in un magazzino in area Le Mose in cui lavorano 200 addetti – a Mantova. La comunicazione – riferisce PiacenzaSera – è arrivata ai sindacati confederali dalla stessa azienda, che ha spiegato di […]
Le attività logistiche di Adidas in Italia si sposteranno entro un paio d’anni da Piacenza – dove sono ora gestite da DiFarCo, in un magazzino in area Le Mose in cui lavorano 200 addetti – a Mantova.
La comunicazione – riferisce PiacenzaSera – è arrivata ai sindacati confederali dalla stessa azienda, che ha spiegato di volersi affidare a un nuovo partner logistico in grado di garantire un maggior livello di automazione di magazzino, necessaria in vista dei crescenti volumi delle vendite e-commerce, il quale stabilirà la sua base a Mantova occupando 700 persone.
La notizia non è del tutto inaspettata, visto che da tempo circolano rumors sul possibile insediamento nell’area di Valdaro dell’azienda di articoli sportivi, intenzionata secondo le indiscrezioni a stabilire in zona, precisamente a Olmolungo, un centro logistico di interesse europeo grazie anche a un investimento di “alcune centinaia” di milioni.
Il piano sembra ora sul punto di entrare nel vivo, ma la sua conclusione potrebbe non avvenire a breve. Adidas, spiegano i sindacati a PiacenzaSera, vorrebbe infatti posticipare il termine dell’attuale contratto con DiFarCo (in scadenza alla fine del 2023) al 2024, forse anche per consentire il completamento del polo di Valdaro. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta di Mantova i permessi per la realizzazione del centro logistico, che si estenderà su 75mila metri quadrati, sono stati infatti rilasciati a Logiman solo lo scorso marzo.
Parallelamente, DiFarCo avrebbe fatto sapere ai sindacati di valutare l’inserimento dei lavoratori piacentini in altri siti logistici dell’area. Maggiori dettagli sull’operazione, comunque descritta dai sindacati come “inaccettabile e incomprensibile”, potrebbero arrivare dopo un incontro tra le parti, in programma a giugno.
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