Preoccupa la prossima peak season nei container
Guerra, inflazione, perduranti lockdown in Cina e altri fattori ancora rischiano di rendere anche la seconda metà del 2022 un contesto da incubo per le spedizioni container. Secondo una indagine condotta da Container xChange fra circa 200 aziende del settore, il 51% degli intervistati teme che la prossima stagione estiva possa essere ancora più critica […]
Guerra, inflazione, perduranti lockdown in Cina e altri fattori ancora rischiano di rendere anche la seconda metà del 2022 un contesto da incubo per le spedizioni container. Secondo una indagine condotta da Container xChange fra circa 200 aziende del settore, il 51% degli intervistati teme che la prossima stagione estiva possa essere ancora più critica per le catene di approvvigionamento globali.
Nonostante le aziende abbiano effettivamente implementato alcune misure di contrasto (contratti più lunghi, diversificazione dei fornitori, ampliamento dei propri network distributivi, etc.), sono ancora la maggioranza (62,5%) quelle che hanno ammesso di affidarsi ancora al mercato spot o di non fare nulla di specifico per garantirsi che le spedizioni possano raggiungere i clienti con tempi e modi previsti. Il 58% degli operatori coinvolti in questa rilevazione ha riferito inoltre che i blocchi del Covid in Cina hanno reso “difficile produrre/spedire la quantità di prodotto prevista”.
Gli operatori si stanno chiedendo cosa accadrà alle spedizioni merci containerizzate quando Pechino deciderà di porre fine alla sua politica zero-Covid (se deciderà di farlo) e se questo porterà a auna impennata delle esportazioni arretrate. Parallelamente diversi indizi sembrano però suggerire che la domanda globale abbia iniziato a percorrere una fase calante. …Continua a leggere l’articolo su SHIPPING ITALY
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